A Maranello, come in buona parte della provincia di Modena i 36° se non all’ordine del giorno, sono un picco previsto dai meteorologi che ne parlano in lungo ed in largo e sono sentiti e temuti dalle umane genti.
Ferie in casa Ferrari GES per quelle che sono le due settimane che a suo tempo hanno concordato tutte le squadre. Due settimane da suddividere a piacimento nel mese d’agosto in funzioni dei propri programmi e necessità del momento, ma non è detto che siano osservate nello stesso momento da tutti i reparti di lavoro
L’unica certezza è la necessità da parte dei social di settore di riempire comunque i solito spazi per cui si riesumano notizie che erano passate nell’oblio e se ne prospettano delle altre che sono quanto mai irreali e ridanciane.
Dai 36 gradi si sente la necessità di riscoprire che in casa Red Bull l’appello sulla sentenza relativa alle situazioni improprie è stata confermata in appello anche dopo un ulteriore avvicendamento degli avvocati chiamati ad investigare.
I 36° a Maranello fanno mormorare che Lewis Hamilton, notte tempo per non dover patire nell’aria condizionata abbassata ed arrivato come passeggere su una auto del gruppo con i vetri oscurati ed entrata senza i controlli alla portineria, si sia infilato in quello che viene considerato il “mule” della scocca per la monoposto del prossimo anno per saggiare una prima posizione anche in funzione della visibilità necessaria.
Parallelamente è diventato noto il nome del nuovo D.T. che deve raccogliere il testimone da Vasseur che sta gestendo ad interim l’incarico. Nel rispetto delle dichiarazioni del Team Manager, nome con 5 tra lettere e consonanti, ne è scaturito il nome dell’ing. Nulla di cui, proprio in ossequio al suo cognome, non si sa veramente nulla per quanto riguarda il suo curriculum, la squadra di provenienza, i suoi successi tecnico-organizzativi. Ma non è che non farà nulla?
Ora non rimane che aspettare il 14 agosto per ricordare l’unica certezza, anche a fronte dei 36°, l’anniversario della scomparsa di Enzo Ferrari.