Stando a quelle che sono ancora le voci che riguardano il futuro di Adrian Newey, all’interno del empireo della F.1 si ipotizza ancora che il “Genius” dovrebbe essere uno e trino stando alle voci che lo vogliono accasato in questa o quella squadra.
Il suo nome non è altro che la punta dell’iceberg del futuro “sistema” che dovrebbe andare ad inserirsi, in funzione delle modifiche radicali relative alla nuova era tecnica della F.1, anno 2026.
Un nuovo ciclo che si dice possa essere quinquennale in attesa della vera evoluzione di quelli che potrebbero essere i nuovi carburanti “ecologici” in concorrenza diretta con quelle che sono le aspettative future e reali delle vetture “full elettric” stradali e delle origini ecologiche nelle forniture del “carburante” elettrico.
Oltre a quello che dovrebbe essere il suo futuro vi è anche quello legato a quelli che comunque sono ancora i piloti di punta del mondiale di F.1 Max Verstappen e Lewis Hamilton, in attesa del concretizzarsi delle nuove leve, che galoppano anche grazie a quello che è l’elemento chiave ed imprescindibile la prestazione disponibile su ognuna delle monoposto.
Ed è proprio la definizione di quelle che dovrebbero essere le definizioni tecnico – prestazionali delle monoposto dell’era 2026 alla base di tutti quelli che sono movimenti attorno cui lavora Eddie Jordan che è colui che deve concretizzare quelle che sono volontà e richieste di Newey.
L’abilità di Jordan nel settore delle trattative contrattuali è ben nota e corre voce che vi siano ancora non pochi piloti che gli versano delle percentuali di royalties relative alle loro origini sportive, quando si erano affidati alle sue capacità per essere lanciati nel mondo della F.1.
L’affare Newey è però decisamente più complesso in quanto ha delle necessità imprescindibili sia per il livello tecnico della struttura con cui lavorare, sia per le capacità degli uomini che devono trarre il meglio da queste strutture che sono alla base da cui partire per cercare di conseguire il risultato in pista.