Hamilton vince a tavolino dopo essere stato per 14 giri in testa al G.P. del Belgio proprio come il suo compagno di squadra Russell che lo ha preceduto sotto la bandiera a scacchi nel finale, nonostante la rimonta rabbiosa del 7 volte campione del mondo che era andato in testa subito dopo i primo 2 giri sverniciando Leclerc.
La monoposto di Russell è infatti risultata sotto il peso minimo di 798kg. per 1,5 kg. il tutto dopo ripetuti controlli di pesatura anche se strumenti differenti, proprio per la certezza del risultato.
Toto Wolff non ha gradito ed ha messo subito sotto “investigazione” interna, alla Mercedes AMG, tutti i ritmi di lavorazione e controllo perché la cosa avrebbe potuto interessare anche la monoposto di Hamilton e ciò avrebbe fatto passare da una strepitosa doppietta ad una misera brutta figura.
Non è certo questo “risparmio” nel peso che può poter aver portato al trionfo di Russell ma la cosa riguarda espressivamente un rispetto assoluto di quelli che sono i limiti regolamentari.
Con questo riposizionamento nella zona podio Leclerc oltre ai punti recuperati sale sul terzo gradino ma rimane pur sempre la bassissima percentuale che esiste tra le sue pole ottenute o regalate 24, e quelle che è riuscito a concretizzare in altrettante vittorie, che sono sono state solo 6.
Questa in particolare brucia più delle altre in quanto la realtà dei fatti lo ha visto posizionato solo in 4a posizione e la cosa più “destabilizzante” è il fatto che il suo prossimo compagno di squadra Hamilton lo ha superato in pochissimi giri con una monoposto che è in evoluzione con una situazione che sembra essere diventata, per molte squadre, un abitudine: fare un passo indietro a fronte delle ultime evoluzioni promosse strumentalmente dei simulatori a fronte della realtà della pista.