I responsabili aerodinamici della Red Bull hanno deciso di riproporre la versione aerodinamica già conosciuta della RB 20 dopo l’esperimento proposto in occasione del G.P. d’Ungheria per il solo esemplare destinato a Max Verstappen.
Ritorna pertanto la fisionomia della parte superiore con quella soluzione denominata bazooka, in quanto sembra essere quella che risponde meglio sia alle funzioni del raffreddamento nonché dell’efficenza aerodinamica su un tracciato come quello di Spa dove la velocità media è decisamente molto elevata, anche in molte delle curve in appoggio dove bisogna fare molta attenzioni a non far innescare ne porpoising ne bouncing che sono i due fenomeni che disturbano molto la tranquillità nel avere piena fiducia nella monoposto da parte dei piloti.
Situazioni con cui di sicuro Verstappen non vuole avere a che fare visto che il suo”imperativo” è quello di ottenere la pole in quanto dovendo pagare un pegno di 10 posizioni per la sostituzione del propulsore, deve cercare di perdere meno posizioni possibili in quanto la sua monoposto attuale non più quella di una volta ed i sorpassi lo impegneranno più del possibile, anche per la presenza di una Mc Laren così “aggressiva”.
Il 5° motore che debutta in pista nel fine settimana, a partire dal sabato, dovrà essere lo stesso che il Campione del Mondo dovrebbe montare a Monza, mentre nel G.P. di casa potrebbe mettere in rotazione un motore già usato.
Gara altrettanto importante per Perez che dopo il recupero messo in atto all’ Hungaroring deve essere almeno tra i primi 10 nella schieramento di partenza per essere elemento di supporto alla fase di recupero del suo compagno di squadra.
Dopo aver perso Newey nella baraonda di inizio stagione, Horner ha lavorato all’interno della proprietà della Red Bull perché non poteva certo correre il rischio di perdere, già a partire dal prossimo anno, dopo aver vinto il 4° titolo iridato, Max Verstappen.
Il lavoro strategico di Horner ha fatto si che fosse presa una posizione molto chiara per cui la società di controllo ha raggiunto un accordo con Helmut Marko affinché lo stesso faccia ancora parte dei vertici racing anche per i prossimi anni e ciò ha praticamente bloccato, per lo stesso periodo, anche il campione del mondo che è legato a doppio filo con il suo mentore austriaco.
Questa operazione molto raffinata può essere uno degli elementi, oltre agli errori di strategia che sembrano aver tarpato la zona podio a Verstappen, del nervosismo vocale messo in atto pubblicamente e sentito da tutta la F.1 nonché dalle televisioni per cui in molti hanno rispolverato il soprannome “bimbo minchia” che lo aveva caratterizzato nel passato.