Qualcuno lo definisce un kartdromo qualcun’ altro un Montecarlo senza i muri a bordo pista.
Do certo la caratteristica dell’Hungaroring è quella di un tracciato caratterizzato da molte curve a bassa velocità di percorrenza e da pochi rettilinei.
Solitamente la configurazione aerodinamica della monoposto è quella in grado di dare un alto carico, anche se ciò comporta, ovviamente una maggiore resistenza all’avanzamento in quanto si lavora molto su spoiler ed alettoni.
È il circuito permanente che ha la velocità media, sul giro, più bassa tra tutti i 24 appuntamenti del campionato. È richiesta un’ottima trazione ma anche un assetto sull’ anteriore che risulti essere molto reattivo a centro curva per poterne ottimizzare la percorrenza.
Alta caratteristica di base, dovuta alla stagione, sono le alte temperature ambientali e i corti tratti rettilinei, dove si solito si ottiene il raffreddamento e questo mette a dura prova sia il quello delle vetture ed anche dei piloti per un rapido susseguirsi di curve stile ‘kartodromo’ nel tratto centrale.
È difficile effettuare sorpassi quindi è importante concentrarsi, oltre al passo gara, anche sulla qualifica. A rendere il fine settimana ancora più sfidante ci saranno infine le condizioni meteo che, in questo periodo dell’anno, possono essere mutevoli con possibili temporali estivi”.