Tutti continuano ad indicare gli attori protagonisti della F.1 come i 10 team o squadre che si vedono per 24 volte all’anno impegnati in un Campionato Mondiale sugli altrettanti circuiti del mondo.
Una interpretazione riduttiva che viene forse guardando quel manipolo di uomini, in alcune squadre prossimo alle 100 unità, in trasferta, dimenticando, invece quello che è l’impegno di personale, ad alto livello che è presente nelle varie fasctory e che lavorano alacremente, lontano dalla ribalta dei palcoscenici e non certo con meno pressione ed impegno.
Virtual Garage, galleria del vento, simulatori di guida e di prova per i vari componenti, progettazioni, realizzazione motori e cambi, lavorazioni compositi…un elenco inimmaginabile che si deve aggiungere anche il settore che deve garantire massima efficienza fisica e psicologica, sia di coloro che rimangono sempre, o quasi, all’interno della sede industriale, ancor più per le singole crew che sono impegnate in pista nei fine settimana. Crew a rotazione in particolare visti i periodi in cui le cadenze lavorative sono in settimane consecutive, quindi senza respiro, in cui non si possono commettere errore da imputarsi a “stanchezza”.
Ecco pertanto che la definizione effettiva dovrebbe essere quella di Ferrari Industria Ges, Red Bull industria racing, Mercedes industria AMG in cui comprendere anche la visione del power train e così continuando a scalare, ovvero passando dalle 1100, 1200 delle risorse umane lavorative, per le top industrie da competizione per la F.1, alle 600- 700 risorse di quelle che sono le compagini meno numerose anche grazie all’utilizzo di molto materiale tecnico con provenienza esterno: motori, cambi e sospensioni, supportato da personale in trasferta del fornitore.
La sottovalutazione dell’essere trova la sua citazione da parte dei piloti, quando gli stessi raggiungono il vertice del podio, per cui ricordano come il risultato ottenuto è anche il risultato del lavoro di coloro che sul podio non salgono mai e vengono di volta in volta rappresentati da uno dei loro compagni di viaggio che sono presenti in pista