Corre voce a Maranello e dintorni che, quando si parla del progetto da cui realizzare la monoposto del prossimo anno, che sembra voler essere un deciso taglio con il passato e già una prima evoluzione concettuale verso la monoposto dell’era che inizia dal 2026, la stessa non entri nei discorsi interni alla GES con il suo numero di progetto. il progressivo 667 presente sui progetti, ma con l’indicazione in consuetudine: la monoposto per Hamilton.
Il progetto è una grossa rivoluzione a fronte di quello che vediamo oggi in pista per tutto quello che sta sotto il “vestito” aerodinamico. La scocca sarà completamente differente per ospitare la nuova soluzione relativa alla sospensione anteriore che passa dalla versione push Rod a quella pull Rod che sembra poter dare dei vantaggi aerodinamici anche in funzione di quello che è previsto come all0ntanamento delle ruote anteriori alla bocca d’ingresso delle pance.
La soluzione dovrebbe inoltre garantire un vantaggio per quanto riguarda il posizionamento del baricentro a fronte del centro di rollio. Il pilota risulta pertanto in posizione arretrata e sul posteriore il cambio dovrebbe essere di dimensioni, longitudinali, con la trasmissione di lunghezza ridotta e senza modifica del sistema delle sospensioni proprio per rimanere il più prossimi possibile sulla stessa lunghezza del passo attuale.
Le singole idee da amalgamare sono di vecchia data in Ferrari anche se oggi riescono ad essere esternalizzate. Il primo progetto dell’era Vasseur che forse è nato in parallelo con una corrente di pensiero differente da quella cui faceva riferimento Enrico Cardile.