Si è conclusa la prima metà del campionato mondiale di F.1 e dopo un periodo decisamente impegnativo e stressante, una cadenza settimanale di 3 gare, le squadre possono fare il rientro nelle rispettive basi operative. Un grosso vantaggio per tutti i team che sono operativi a pochi chilometri da Silverstone mentre Ferrari e Racing Bull, alias ex Minardi, sono quelli hanno i tragitti più lunghi per arrivare nel centro della Motor Valley, dove sono operativi.
Davanti c’è una settimana di tempo in più che consentirà a chi sta inseguendo di schiarirsi le idee e fare il punto della situazione con cui approcciare un altro doppio appuntamento settimanale, prima delle ferie estive, su due circuiti che sono completamente diversi tra di loro se si esclude che hanno una lontana similitudine nelle variazioni altimetriche del tracciato.
Con Verstappen che ha un vantaggio di 84 punti sul primo degli inseguitori, il tutto si accentra su quella che è la lotta diretta tra l’accoppiata Leclerc- Sainz, in Ferrari e Norris-Piastri con la Mc Laren senza escludere a priori che vi possa essere di nuovo un inserimento dell’accoppiata Hamilton – Russell con una rinata Mercedes, con il pole di Silverstone che ha una rabbia in corpo per una gara persa per un latente problema di affidabilità manifestatosi con un surriscaldamento che ne ha obbligato il richiamo ai box per il ritiro per evitare guai maggiori.
Anche nei due prossimi appuntamenti il clima potrebbe essere il direttore d’ orchestra in cui dovranno amalgamarsi sia le scelte tecniche sia le decisioni nelle strategie di gara e nelle capacità del pilota di saper sfruttare al meglio, quanto disponibile, quando le condizioni sono al limite ed in rapida evoluzione come ha dimostrato di saper fare Hamilton che invece di essere un “bollito” ha bollito gli avversari.
Bisogna assolutamente evitare le “steccate” d’orchestra che sono rappresentate da porpoising e da boucing che sul veloce del circuito inglese si sono ripresentati confermando che l’equilibrio delle monoposto è sul filo del rasoio anche in funzione di quelle che sono le capacità di mantenere le gomme nel giusto range di temperatura affinché ogni tipologia di battistrada possa essere sfruttato al massimo sia nelle prestazioni sia sulla distanza.
Spa, secondo appuntamento di questo ciclo a cadenza settimanale, è il tracciato che la maggior parte dei piloti predilige, per le sue caratteristiche di base e dove potenza erogata ed aerodinamica devono amalgamarsi perfettamente per dare la tranquillità, al pilota, di affrontare ogni singola porzione del tracciato avendo il controllo assoluto della monoposto, in particolare in questo momento in cui sono tornati protagonisti i centesimi ed i decimi di secondo che possono corrispondere a posizioni e risultati molto differenti anche se saranno spalmati sulla lunghezza del tracciato delle Ardenne