Lewis Hamilton ha vinto il G.P. di Gran Bretagna per la 9a volta in carriera, entrando nella storia e dimostrando che il “bollito” ha spennato gli avversari proprio nel momento che si è dimostrato più critico nella gestione delle gomme mettendo in evidenza le sue qualità, precedendo il suo acerrimo nemico Max Verstappen che è arrivato sino ad 1″4 favorito anche dal ritiro obbligato dalla squadra di George Russell, in quanto, evidentemente, il problema del surriscaldamento avrebbe potuto danneggiare in modo irreparabile il motore.
La protagonista è stata la pioggia che ha ripetutamente rivoluzionato le posizioni in funzione di come le singole monoposto hanno consentito ai rispettivi piloti l’utilizzazione delle gomme in uso al momento tra i passaggi tra pista da asciutta a bagnata e viceversa.
Situazione in cui Hamilton ha da sempre saputo esprimere il meglio.
Già il terzo classificato, Lando Norris, con la Mc Laren che veniva data per vincente, ha lamentato un ritardo di oltre 7″ che sono diventati 12″ per il suo compagno Piastri che ha tenuto alle spalle Sainz con cui ha lottato a lungo. Il ritardo “mastodontico” del madrileno è da attribuirsi alla volontà di effettuare un pit stop finale per ottenere il punto spettante al giro veloce in gara, ottenuto all’ultimo passaggio.
Operazione che si è resa possibile grazie al vantaggio che Sainz aveva, in quel momento su Hulkenberg che ha pagato più di 1″ al giro di distacco sul vincitore. Alle spalle del portacolori della Haas 6° si sono piazzati, nell’ordine Stroll ed Alonso che hanno portato punti in cascina con l’Aston Martin.
Chiudono la zona in punti Albon con la Williams che ha completato i risultati delle scuderie di casa che vivono nell’area di Silverstone, con il solo inserimento della Ferrari e della monoposto di Tsunoda, che nascono nella Motor Valley.
Gasly che in pratica ha effettuato solo la partenza è stato il primo dei ritirati cui si è poi aggiunto George Russell che oltre alla pole era il vincitore nel G.P. d’Austria ed era in lizza per replicare questa vittoria che invece ha lasciato al compagno di squadra, segno evidente che James Allison ha trovato la chiave d’apertura per svilluppare bene i particolari necessari per riportare in alto la competitività della Mercedes.
Gara da dimenticare per Leclerc che nonostante la buona partenza in cui ha recuperato 3 posizioni nette poi si è visto coinvolto in un alternarsi di problematiche in strategia nell’utilizzo delle varie gomme in funzione del clima, per cui ha solo visto la bandiera a scacchi, anche doppiato. Leclerc ora si vede insidiato, al terzo posto nella classifica iridata piloti, dal compagno di squadra Sainz, esodato ed ancora in cerca di un volante, che è arrivato sino ad un distacco di soli 4 punti.
Non solo questo, nella giornata in cui ha dovuto registrare anche il fatto che Hamilton, suo prossimo compagno in Ferrari, sia tornato alla vittoria dopo 2 anni e 7 mesi di “indigesto” digiuno dopo la beffa del primo titolo iridato di Verstappen, ma decisamente ancora con 40 punti da recuperare e che sta insidiando il compagno Russell che lo precede di 1 sol punto.