Carlos Sainz è ancora un esodato, ha quell’inesorabile cerino in mano che continua a bruciarsi e si avvicina sempre di più a scaldargli il pollice e l’indice nonostante lui, come abitudine di tutti coloro che si trovano in queste situazioni cerchi quelle manovre che ritardino la bruciatura e la possibile ustione.
I sedili disponibili in F.1 sia stanno assottigliando, sulla carta hanno già definito il futuro più vicino, lasciando qualche aspettativa per quello prossimo, quello che rappresenterà la svolta della F.1 dove l’aspetto più emergente è quello tecnico a fronte della scelta degli uomini destinati ad esprimerlo in pista.
Oggi Carlos Sainz si pò solo prendere delle soddisfazioni che sono simili al risultati delle vittorie di Pirro, visto che neanche vittorie sono. Riesce a mettersi alle spalle coloro che il prossimo anno saranno i suoi avversari inesorabili, coloro che non sono i responsabili effettivi dell’ansiosa situazione di esodato, che invece è da ricercarsi nei vertici Ferrari Spa e GES.
La soddisfazione maggiore è quella di mettersi alle spalle Hamilton che forse non è interessato più di tanto di rischiare per superarlo e metterselo alle spalle, come invece fa il suo compagno Russell, in quanto, comunque, il prestigioso posto in squadra ce lo ha già e sta dimostrando di essere davanti anche a Leclerc.
La situazione nei confronti di Leclerc è ancora più semplice per Sainz in quanto il monegasco ci mette del suo per mettersi nei guai sia dal punto di vista tecnico, sia da quello sportivo, quando tenta situazioni che oggettivamente appaiono impossibili ed alla fine si dimostrano tali per cui si sta abbonando sempre più spesso a frequentare la seconda parte della classifica nei migliori 10 piloti in pista, sia in gara sia in qualifica.
Un Ferrari che deve “veleggiare”nei metri che precedono il punto ottimale di staccata e rinunciano quindi ad ottenere tempi e posizioni migliori, alla fine di ognuna delle sessioni in cui è suddiviso ogni fine settimana di gara, la fa paragonare alla nazionale di calcio: la SF-24 risulta esclusa, almeno, dalle posizioni del podio ed alcuni risultati sono legati alle penalizzazioni comminate ad altri piloti.
Qualora ne avesse effettivamente bisogno, in quanto sembra che abbia un concreto supporto economico da parte di almeno un paio di sponsor che lo seguirebbero nella nuova squadra, la gara di oggi potrebbe essere una ulteriore discriminante per accelerare la decisione definitiva ed il suo obiettivo è quello, sempre che gli sia permesso anche dalle strategie definite a tavolino, di andare a podio visto che il terzo posto gli dista solo gli 11millesimi della qualifica.