Il prossimo anno vi è in scadenza la cosa più riservata, blindata e segreta della F.1:quello che è denominato il Patto della Concordia e che determina le possibilità di distribuzione degli introiti che Liberty Media deve e vuole suddividere tra la 10 squadre che partecipano, in esclusiva, al campionato di F.1.
La sua decorrenza, ma della cosa si sta discutendo da tempo in riunioni che risultano sempre essere “segrete” per la tempistica in cui si svolgono, deve essere riservata a partire dall’anno 2026 in cui tutto sarà nuovo nella F.1.
Del gruppo propulsore si sa già tutto ed i lavori di ingegnerizzazione, compreso lo sviluppo dei nuovi carburanti sintetici e verdi su cui quasi tutti gli attuali fornitori sono al lavori, sui rispettivi banchi prova e sviluppo. Per quanto riguarda invece aerodinamica, scocca e peso minimo si dovrà attendere il prossimo mese di giugno mentre i lavoro alle gallerie del vento non potranno iniziare prima del prossimo anno.
Nel Patto della Concordia vi è un punto che non è assolutamente digerito dalle squadre inglesi: come avviene da sempre, anche per quanto riguarda la Pista di Fiorano, osteggiata dal suo nascere, vi è un punto cardinale su cui tutte le volte si discute in prima fila, il bonus speciale extra a favore della Ferrari per il suo ruolo unico nel paddock, legato alla presenza continuativa dal 1950.
Il congruo extra fa gola, da suddividere, ma è di certo che lo staff che fa capo a Stefano Domenicali sa benissimo quanto vale la presenza della Ferrari da punto di vista economica per la F.1.