Ho potuto assistere solo all’ultima parte della presentazione stampa per il G.P. del Made in Italia, in quanto a Fiorano vi era in pista una serie di novità oltre che strane al di fuori dalla norma a partire dalla prima volta che due monoposto di F.1 sono state viste in pista con distanze ravvicinate come avviene in una gara.
Sono rimasto “impressionato” da una serie di situazioni per cui al tavolo “d’onore” mi è sembrato che vi fosse una maggior rappresentanza di personaggi politici a fronte di quelli sportivi.
Il presidente dell’ACI era collegato in remoto, ovviamente per “impegni”, in quanto d’altronde l’ente sportivo dell’automobilismo è pur sempre legato al G.P. di Monza e quando gli stato chiesto quale potrà essere il futuro del G.P. romagnolo, il contratto scade infatti alla fine del prossimo anno, e lui ha garantito uno sforzo globale per far si che in Italia rimangano un paio di gare.
Si è accennato anche ad una sorta di discorsi riferiti alla volontà, almeno, di recuperare la gara che è stata annullata a causa delle condizione meteo dell’anno passato nell’anno 2026 e quindi avere un pò più di spazio per valutare il settore economico che è di certo quello predominante in tutti i discorsi futuri per tutti gli organizzatori.
Molto interesse è di certo legato a quello che potrà essere l’accesso del pubblico con i 9.000 biglietti che ancora sono disponibili per domenica.
Tra il pubblico Giancarlo Minardi, l’uomo di vertice sportivo dell’autodromo, in prima fila che ha risposto ad una mia sollecitazione su quelle che erano le voci relativo al ventilato debutto in deroga per il rilascio della Superlicenza a favore dell’indigeno Kimi Antonelli visto che non ha ancora 18 anni.
Si parlava di un interesse da parte di Toto Wolff per farlo debuttare sulla Williams al posto di Sargeant ma la cosa non è stata sufficientemente supportata e come ha detto Minardi per lui c’è invece molta attesa e supporto della passione nella gara di F.2.