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Magnussen a rischio sospensione per 1 gara

Con il patratac che ha combinato nel G.P. di Miami Kevin Magnussen si è messo in una posizione decisamente scomoda per quanto riguarda la sua superlicenza che ha già ricevuto una decurtazione di 10 dei 12 punti di bonus di cui l’ha caricata la FIA.

Per lui la situazione è quanto meno “preoccupante” perché il primo scalare, dei punti che gli gravano, sarà solo il prossimo anno, ovvero 365 giorni dopo che una punizione viene afferite dai commissari della FIA.

Visto il suo “abbonamento” con le decurtazioni è utopistico pensare che nelle prossime gare di quest’anno e le prime di quello prossimo non combini qualche altra marachella che lo porterebbe a dover saltare, per squalifica un Gran Premio.

Vittima di Magnussen, conclamato colpevole di quanto successo è stato Sargeant che correva praticamente a casa propria e si è visto “spinto” contro le barriere dove ha finito la sua corsa.

Come se questo di per se stesso non bastasse, l’incidente ha fatto scattare il regime di presenza effettiva in pista della Safety Car con tutto quello che ne conseguito per quanto riguarda il risultato finale della gara con la prima meritata vittoria in carriera di Lando Norris sulla McLaren aggiornata con i primi sviluppi tecnici dell’anno.

Poi invece c’è chi recrimina in quanto aveva effettuato il pit stop con cambio gomme nei giri immediatamente antecedenti perdendo quindi le posizioni in classifica che occupava e che non gli è stato possibile recuperare..

Nello scorrere la classifica, che la Fia redige assieme a quella del mondiale piloti, team e dei reprimenda, per i ” cattivi” della F.1, con la decurtazione di punti per la super licenza, vi sono ben 14 dei piloti che sono attualmente in attività. Appena alle spalle di Magnussen vi è Perez che di punti se ne è visti decurtare 9, mentre la superiorità dimostrata in pista da Verstappen e le sue corse in solitario hanno contribuito a far sì che il campione del mondo di punti persi ne abbia solo 2 che peraltro gli verranno restituiti a metà novembre.

Su una cosa la Ferrari eccelle: sino al G.P. di Miami ne Leclerc ne Sainz erano presenti in questa classifica, mentre il madrileno vi è entrato per il contatto involontario con Perez che oltre a punto decurtato si è visto retrocedere in classifica finale dal 4° al 5° proprio a favore del messicano, dopo essere stato una delle vittime della scorrettezza commessa da Magnussen in quanto aveva appena effettuato il suo pit stop prima dell’ingresso in pista della SafetyCar..