Per la seconda volta in poco tempo sulla Gazzetta dello Sport si dedicano due pagine a quello che risulta essere l’argomento del giorno: il divorzio di Newey dalla Red Bull ed il suo possibile ingaggio da parte di Fred Vasseur, in Ferrari, facendo leva tra l’altro sulla presenza di Lewis Hamilton oltre a tutti quelli che possono essere gli altri bonus che vanno dalla qualifica di consulente, alla opportunità di lavorare, per lunghi periodi, dall’Inghilterra, a fargli sviluppare il progetto di una nuova super car nonché quello di una nuova barca, nuovo brand della Ferrari visto l’accordo in essere con Soldini, strappato dalla lunga sponsorizzazione della Maserati.
Righe in cui si cita anche qualche ricordo del passato, in cui si dimentica però che Jean Todt prima di prendere in mano la situazione ed iniziare le evoluzioni della specie passarono 6 mesi di “perlustrazioni” accurate nei singoli reparti della GES, analisi degli uomini e poi l’arrivo del gruppo Schumacher, Brawn e Byrne.
Cosa manca anche in questa occasione: tutto quello che esorbita dall’accoppiata Newey Hamilton, senza mai citare il predestinato Leclerc, non un accenno sia pur minimo che di certo, per questo, non può sprizzare gioia dai pori della pelle, proprio alla vigilia di una gara che avrebbe dovuto certificare un primo passo avanti dal punto di vista tecnico, sulla SF-24, e si vede tutto rimandato al prossimo appuntamento di Imola, per la presenza nel programma di giornata della gara sprint e di tutti gli stravolgimenti che ciò comporta.
Doviziosi i particolari dal volo a Londra del francese lasciando la squadra e prima di riprendere il viaggio per Miami, con cena di “lavoro” con Newey con cui potrebbe volare in America, sempre che il tecnico non faccia più parte della spedizione, ed una cosa che forse potrebbe ripetersi, l’annuncio da parte della Ferrari dell’ingaggio, anticipando il divorzio da Red Bull, qualcosa di simile tra Hamilton e Mercedes.