Lewis Hamilton parla dei suoi prossimi mesi di separato in casa della Mercedes ed esplicita la volontà di cercare il miglior risultato possibile ad ogni gara. Wolff non lo deve considerare una “alla al piede” in questa ultima stagione di una collaborazione che ha portato ad una serie di successi veramente incredibile e paragonabile all’era Schumacher Ferrari.
La volontà di recuperare la competitività necessaria è un obiettivo d’obbligo anche per quelle che sono le prerogative della prossima stagione in cui deve portare a Maranello anche delle nuove aspettative che dovrebbero coinvolgere la crescita del più giovane Leclerc. Creare, insomma, un nuovo corso in Ferrari con una proiezione futura che vada ben oltre le sue aspettative di continuare ad essere presente in F.1, in un infinito che non esiste.
Con il suo passaggio in Ferrari è ovvio che il pilota inglese, con la sua lunga serie di titoli iridati, voglia confermare il suo contributo preminente alla vittoria e per “giustificare” questo risultato, che non è riuscito ai due iridati approdati a Maranello, prima di lui, deve arrivare con un 2024 in cui sia rientrato nel “cerchio magico” di colori abituati alla zona del podio.
Se ciò non dovesse rientrare nella realtà dei fatti e non solo delle sue attuali aspettative, una eventuale stagione con risultati migliori in Ferrari, il prossimo anno farebbe scattare la prerogativa che a fargli ottenere i risultati sia a favore della monoposto più che al suo contributo personale.
Ecco pertanto che in questa stagione senta l”obbligo” di rinverdire quelle che sono state le prerogative del passato e che hanno subito un duro colpo morale in quel sorpasso, alla fine gara dopo la Safety Car, che ha dato il primo titolo iridato piloti a Max Verstappen che oggi sta sfruttando al massimo l’apoteosi di una monoposto che ha saputo essere il risultato, quasi perfetto, nella lettura del regolamento tecnico di F.1..