Esiste un’accordo economico normativo che va sotto il nome di Patto de la Concordia che è quanto di più segreto e riservato a fronte delle sua stesura e dei contenuti. Una segretezza che è insita della stessa stesura in cui l’aspettò economico è il più dibattuto come pure quel diritto di “veto” che è nelle mani della Ferrari e che venne definito in un incontro a Maranello tra i diretti interessati, Bernie Ecclestone ed il presidente dell’ attuale Fia.
Fu la base di un’accordo che nel seguito degli anni ha subito solo dei piccoli, ma sempre molto dibattuti, ritocchi ed ha avuto il pregio, intrinseco, di creare una stabilità nella gestione e presenza del campionato con risvolti economici che prima erano sempre al centro di discussioni molto pressanti che spesso e volentieri fatti salvi alcun colpi di mano, erano regolati dall’arrivo a Fiorano di Ecclestone con la sua immancabile 24 ore.
La stabilità messa nero su bianco con il patto de la Concorde ha contribuito ad incrementare il valore economico del campionato stesso sino ad arrivare alla cessione dei relativi diritti dalla gestione Ecclestone a quella di Liberty Media.
L’ attuale situazione per la proprietà dei diritti di Liberty Media fa si che la nuova stesura del Patto de la Concorde deva essere molto aggiornata e le 9 squadre su 10 che ambiscono a voler rimanere tali per non dover modificare con un 11° team la torta da suddividere.
Uno degli argomento che si sa che è mal digerito, come lo fu a suo tempo la Pista di Fiorano, è il bonus economico di cui gode la Ferrari in quanto è l’unico costruttori che ha avuto una presenza continuativa nel campionato ed ha ancora, sia pure con una lontananza dal titolo iridato un valore d’immagine che porta valore al concetto di. F.1 come è stata la vittoria, con doppietta, in Australia.
In molti hanno affibbiato alle squadre, come termine di paragone non edificante, quello dei “ladri di Pisa” che di giorno sono in confronto e litigano con posizioni molto accese, mentre poi alla notte vanno a rubare assieme. Fatto salvo quel diritto di veto cui la Ferrari non ha fatto ricorso di recente.