Devono esserci anche le entrate, per 208.milioni provenienti dalla F.1, a contribuire al totale di 5,97 miliardi di entrate alla Ferrari che hanno portato ad un utile operativo di 1,61 miliardi. Questi dati sono stati al centro delle analisi effettuate dai settori economici specializzati per cui si è arrivati a dedurre che, con le 13.663 vetture inviate alla rete commerciale ed entrate in circolazione nel mondo si riscontra un utile di 117.927 Euro per ognuno di questi esemplari.
Questo ovviamente per sintetizzare, in quanto le personalizzazioni e le versioni one-off hanno portato a degli utili pro capite maggiori, cui aggiungere anche quelle che sono le entrante del merchandising.
Questi analisti, specializzati, hanno inoltre riscontrato che molto dell’utile pro capite sia da ascriversi alle percentuali dei risultati conseguiti dalla Purosangue che hanno portato ad un aumento di 25.600 euro delle cifra totale anche grazie a quello che sembrano essere i costi per quanto necessario per l’assemblaggio di ognuno di queste Purosangue che ammonterebbero a 120.000€.
Il risultato della Ferrari costringe all’inseguimento la diretta avversaria Porsche che ha riscontrato degli incrementi pro capite inferiore di circa 3.000 €
Questi sono i risultati che hanno fatto registrare anche degli incrementi di borsa da record, facendo spiccare quasi a 406€, tra il 26 ed il 27 marzo, il valore di ogni titolo.
Anche se alcuni aumenti più consistenti si sono verificati proprio nel momento dell’annuncio dell’assunzione di Hamilton, al posto da Sainz, questi non hanno niente a che vedere con queste buone notizie economiche che hanno portato anche ad interessanti utili per gli investitori..