Dal 13 aprile, per una settimana, il Ministero del Turismo Unit e ACI danno vita all’Italian Motor Week che, a livello nazionale, esclude solo 4 regioni: Valle d’Aosta, Trentino, Venezia Giulia e Calabria in quanto non vi sono riferimenti espliciti che fanno capo al concetto di “Città dei Motori”
In provincia di Modena questo appuntamento si trova a confrontarsi, in anticipo di poche settimane ai primi di maggio, con il Motor Valley Fest che ha lo stesso concetto e gli stessi protagonisti con un accentramento tra Modena e Bologna a fronte di quello che un tempo era il concetto di Fest esteso a tutta la regione con la sola variante legata a quei programmi che non hanno grosso appeal sul grande pubblico ma interessano esclusivamente gli addetti i lavori.
Mentre, nei tempi e nelle altre città, la cosa può essere di grosso interesse a Modena si verifica, se non una sovrapposizione nei tempi, una sovrapposizione del concetto con una fagocitazione degli interessi per il pubblico che può essere attratto da questa tipologia di passionie per il mondo dei motori.
Una maggiore coordinazione, con un differente appuntamento temporale nell’arco dell’anno, potrebbe essere a favore di un afflusso di pubblico per entrambi questi appuntamenti. Tra gli argomenti trattati degno di citazione è l’appuntamento doppio a Monza con il “villaggio della sicurezza stradale” in cui si potrà partecipare alla simulazione di quelle che possono essere le sensazioni che si percepiscono nell’impatto per un incidente stradale tra vetture.
Nella stessa settimana, al giovedì sarà possibile l’incontro ravvicinato, al circuito di Imola, con le vetture da competizione e i piloti che partecipano all’appuntamento del campionato Fia. WEC in rappresentanza dei più importanti costruttori mondiali.
Parallelamente vi è anche l’interessante serie di iniziative legate al 30° anniversario dalla scomparsa di Roland Ratzenberger e di Ayrton Senna al G.P. di San Marino 1994.