Il Motor Valley Fest partirà con una problematica non piccola: la crisi della Maserati e gli interventi che si stanno rendendo necessari per cercare di consentire un recupero economico funzionale per il futuro della casa del tridente.
Un argomento che non potrà essere bypassato e che bisogna far rientrare nel dibattito generale.
Una drastica riduzione del personale, sia pure in parte su base volontaria e ridotto nei numeri a fronte della prima stesura, riguarda in particolare la struttura della progettazione che era a suo tempo stata allestita a Modena in un coordinamento del lusso e delle alte prestazioni che coinvolgeva anche il marchio Alfa Romeo che ha portato, allora, alla realizzazione e successiva commercializzazione di alcuni modelli del Biscione sviluppati a Modena.
La situazione, pertanto, è anche direttamente legata alla più ampia situazione relativa alla produzione di vetture da parte di Stellantis sul territorio italiano e che coinvolge proprio la parte più consistente della produzione Maserati in quanto a Modena viene solo prodotto il modello più sportivo, la MC20.
La crisi della Maserati ha una storia molto “lunga” e travagliata che si inserisce in quella difficoltà globale del settore, in città, se andiamo a vedere cosa è successo nel passato da quando la Maserati fu coinvolta nel fallimento della casa madre Citroen.
A seguire delle sue continue e lunghe peripezie, quando la stessa è entrata a far parte del gruppo Fiat, ha corso il rischio di uscire dal mondo dell’auto e fu salvata solo dalla caparbietà e capacità dell’ing, Eugenio Alzati, che era stato invece comandato per “liquidarla” e ne ha saputo estrarre il giusto DNA che ne ha consentito la sopravvivenza ed un certo rilancio prima di arrivare alla situazione attuale.
Nella Motor Valley vi sono poi una lunga serie di problematiche che hanno visto il progressivo depauperamento industriale di settore con la “dipartita” dal mercato commerciale delle modenesi: DeTomaso, Bugatti , Quale, CZ e di altre iniziative, ancora più “anziane” e neanche progredite oltre la fase di progettazione e stato prototipale, senza parlare di quella serie di carrozzieri impegnati nella personalizzazione di alcuni prodotti da altri costruttori.
Anche se oggi la Ferrari galoppa, indipendentemente da Stellantis, con grandi successi economici finanziari, ha passato grossissimi momenti di difficoltà oltre ad essere stata per un certo periodo la stampella proprio della Maserati da cui ha anche estratto un modello che in origine doveva essere a completamento della gamma commerciale della Maserati..