Tra i tanti rumors della F.1 ad agitare ulteriormente le acque vi sarebbe la concorrenza economica della Aston Martin a fronte della proposta Ferrari per avere in esclusiva i servigi del progettista principe della F.1 attuale, Adrian Newey, cui sarebbe stato offerto un ingaggio simile a quello dei piloti di vertice, oltre 100 milioni per i primi 4 anni di progetto, gestione e bonus.
La cosa non deve stupire in quanto già in passato Newey ha collaborato con la casa di Gaydon per cui ha progettato una “F.1” da strada, la Valkyrie, di cui si stanno producendo 150 unità stradali e circa 30 in versione pista ancora più estreme.
Allora però il tutto avveniva con il “protocollo” della Red Bull ed ecco che trova un significato l’acronimo del progetto AM-RB 0001, in cui tutto è esasperato, ovvero una trasposizione stradale dei concetti di F,1
Peso tale da avere un rapporto 1:1 per quanto concerne la potenza termo-elettrica, aerodinamica in cui emerge la ricerca dell’effetto venturi, abitacolo essenziale, per persone “normali”, volante, asportabile come nelle F.1 per entrare ed uscire, che accentra tutti i comandi, cruscotto compreso, cui affiancare due piccoli schermi per la visione posteriore tramite telecamere e soli 10″ per passare da fermo ad oltre 300 km/ora.
Il meno che si posa dire è che la hypercar di Gaydon fa parte di un altro pianeta, prezzo compreso che parte da 3 milioni. Alla consegna cliente la taratura della potenza erogata è da “apprendista” pilota e potrà essere portata a regime, una volta che il proprietario se ne senta padrone.
Per intuire le sue dimensioni, in cui in tutto e per tutto si riconosce la mano di Adrian Newey, si può dire che sulla Valkyrie non si sale ma si scende visto che è alta solo 1,07.