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FERRARI F1

Cosa significa quel tempo record del separato in casa Sainz

Tutto il lavoro svolto dalla Ferrari e non solo, per capire come iniziare il prossimo mondiale di F.1, ha un parametro che passa alla storia: il miglior tempo assoluto ottenuto da Carlos Sainz a quasi 2/10 da quello che è stato il riferimento della pole di Verstappen, l’anno passato.

Viene da domandarsi se il tutto è farina del suo sacco o se i tecnici della Ferrari gli hanno dato un aiutino, politico, per mettere a tacere le voci circolanti e far capire che lui non uno “scartinò” in questa stagione da separato in casa. Tempo ottenuto con una gomma il cui battistrada non è tra quelli disponibili per la gara come pure utilizzata per i tempi di Leclerc, Russell e Zhou

Corre voce che l”aiutino” non sia altro che una differente tipologia di set up sulla stessa monoposto e che ciò sia al centro delle analisi nei prossimi giorni a Maranello. Questa disponibilità nasce dalle nuove impostazioni con cui sono state progettate entrambe le sospensioni che hanno mantenuto le basi, di concetto, dell’anno passato nella suddivisione tra push e pull Rod, ma con differenti punti d’attacco alla scocca e possibilità di regolazioni per quanto riguarda l’altezza dal suolo.

La SF-24 ha un appellativo : la bisbetica domata a fronte della Sf-23 che invece risultava imprevedibile nelle reazioni anche a fronte di quelle che erano le necessita ed i suggerimenti dei due piloti che oggi invece recepiscono sensazioni positive e quasi unanime, in particolare quando si parla di altezze da terra e consumo pneumatici.

I tecnici che fanno capo ad Enrico Cardine, anche grazie all’inserimento dei nuovi arrivi con una differente visuale delle cose, hanno trovato le soluzioni chiave sia come tecnica, nel progetto, sia come opportunità di regolazioni per accantonare lo spauracchio della passata stagione quando era nella norma il veloce ed anomalo deterioramento dei pneumatici.