La F.1 è ripartita da dove aveva finito nella passata stagione, ovvero Verstappen si è passato il testimone, dalla mano destra a quella sinistra,del pilota più veloce nella prima giornata di prove per lo sviluppo delle monoposto per la messa a punto in vista della prossima stagione iridata.
I 143 giri percorsi lo hanno visto essere il più veloce sia nella mattinata, sia nel pomeriggio. In entrambe le occasioni, a parità di gomme utilizzate dagli inseguitori ha visto il suo vantaggio salire dai 7/10 sino all’oltre il 1″ entro la dine del lavoro.
La sua è stata una tipologia del lavoro molto “variabile” per quanto riguarda la lunghezza degli stint, in particolare quelli in cui ha utilizzato i battistrada della “durezza” C3 che potrebbe essere quella più scelta per la gara, la prossima settimana.
Alle sue spalle si sono alternate la Ferrari in mattinata e la Mc Laren che ha proiettato Norris in seconda posizione, nel pomeriggio, ma con ritardo di 1″1 che gli ha consentito di precedere, per 1/10 il miglior tempo di Sainz mentre Leclerc lamenta un ritardo, per il solo tempo della mattinata, prossimo a quasi 2″di ritardo.
Oltre squadre, inarticolate nella mattinata ha strumentato le singole monoposto per avere delle informazioni precise sulle conformazioni dei vortici aerodinamici sia dietro alle ruote anteriori, sia alle spalle di quelle posteriori.
La Ferrari è andata in pista anche con i rilevatori di pressione e di vortice appena alle spalle della abitacolo, sona alta della carenatura serbatoio e motore.
Alle spalle di Sainz , quasi la sua ombra Ricciardo con quella che era l’Alfa Tauri. Sempre tra i primi 10 Gasly con l’Alpine che ha preceduto Stroll il migliore con l’Aston Martin, che ha portato in pista la nuova Safety Car più potente e prestazionale come richiesto dai piloti.
Al settimo posto, con il tempo della mattinata, Leclerc che ha preceduto Alonso, Piastri con la seconda Mc Laren, mentre conclude la miglior lista della griglia dei primi 10 sull’ipotetica griglia di partenza la Sauber di Zhou mentre un pò troppo attardata è apparsa la Mercedes che ha visto l’impegno del solo Russell che ha racimolato un ritardo di quasi 3″.