E’ iniziato il conteggio alla rovescia per il “rapimento” del G.P. di F1 di Spagna dalla secessionista e Catalana Barcellona per la real casa di Madrid. L’appuntamento per avere la definizione completa del programma, in funzione delle tempistiche necessarie per mettere a terra il disegno del nuovo tracciato, è legata all’entrata in vigore delle prossime normative relative all’anno 2026, quando è previsto il nuovo corso tecnico e sportivo.
I successi di Sainz sr, nelle gare di durata nel deserto con Audi che arriverà in F,1 proprio in quel “periodo” e la presenza di suo figlio in Ferrari di cui si dovrebbe conoscere il destino nelle prossime ore, hanno fatto sì che da un sogno si passasse passo passo a qualcosa di sempre più concreto.
Poi non bisogna dimenticare il Liberty Media pensiero che si è ulteriormente “invaghito” dell’integrare ulteriormente i circuiti cittadini 8 a fronte delle piste permanenti sia pure storiche all’interno del calendario a partire dagli anni 50. con un maggiore appeal per quelli cittadini che si corrono in notturna.
Il tracciato si sviluppa per oltre 5700 metri su tre differenti circoscrizioni cittadine di cui una che attualmente non è tra le più utilizzate, quasi abbandonate , con un paio di passaggi in tunnel per l’incrocio con una autostrada. Il “rapimento” è ovvio in quanto l’ipotesi che rimanga in calendario un G.P. di Catalogna sullo storico Mont Melò, che significherebbe un ulteriore sentore di secessione, viene considerato un tracciato dalle caratteristiche tecnivcamente più percepiti da tecnici e piloti.
Perché ciò avvenga, politica a parte, è necessaria, veramente, l’ utopia che venga a mancare qualcuno degli attuali organizzatori consacrati.