Via Ascari al 55 una volta sede del reparto corse della Ferrari ed ora solo centro delle sale prova per i motori ed i gruppi abbinati ai cambi per effettuare sia le prove di prestazione sia quelle di affidabilità nel tempo per le migliaia di chilometri da sostenere per ognuna delle unità utilizzabili.
Via Ascari 55 vi è anche l’accesso alla zona dove è situato il nuovo simulatore che è al centro degli interessi necessari per avere un concreto interagire con quanto espresso dalla galleria del vento e dagli altri settori specifici della simulazione.
Oggi, ed ancora per alcune ore, vige il silenzio assoluto sia pure quelli che erano i rumori che si potevano percepire in passato non sono più tali anche per l’incremento della insonorizzazione della struttura, proposta per la riservatezza necessaria.
Silenzio dei motori ma ampi sussurri su quello che è il futuro di questo settore in funzione delle evoluzioni, consistenti, che interessano le P.U. per il voltare pagina previsto a partire dal 2026 in cui, oltre alle modifiche radicali per quanto concerne l’utilizzo dei carburanti, vi è la sostanziosa evoluzione di quella parte della potenza da ascriversi alla parte elettrica di spinta.
Sussurri che sono antitetici tra di loro in quanto delle due opzioni che sono state proposte in “accensione”, per la prima volta, sembra vi siano state delle risultanze decisamente discordanti tra di loro.
Un primo esemplare del motore avrebbe consentito di avere note abbastanza positive, come base di studio e sviluppo, mentre una seconda versione sembrerebbe sia stata oggetto di un episodio piuttosto “cruento” per quanto riguarda la mancata affidabilità.
Sembra che lo stesso abbia reso “l’anima” pochissimo tempo dopo la sua avvenuta accensione ed alla sollecitazione di un flat out della farfalla.