La FIA ha pubblicato il comunicato stampa a seguito del Consiglio Mondiale della FIA che si è tenuto a Ginevra. A livello di power unit non c’è alcun accenno alla volontà di ridurre il numero dei motori a tre, da usare in stagione come era stato ventilato, tenuto conto che il calendario, invece, si dilaterà a 24 Gran Premi il prossimo anno.
Molti Costruttori avevano avversato la proposta che era stata portata in F1 Commission perché scendere a tre unità all’anno avrebbe imposto di dover allungare la vita alle attuali PU, imponendo un serio lavoro di revisione al banco che non era pianificato nei costi del prossimo anno, tenuto conto che l’attenzione è finalizzata alla nascita dei motori 2026.
E anche in questo ambito, a seguito del lavoro svolto delle pertinenti commissioni e dai gruppi di lavoro, il Consiglio Mondiale ha approvato diversi perfezionamenti ai regolamenti sportivi, tecnici e finanziari delle power unit 2026 con l’accordo dei Costruttori.
Un altro tema sensibile riguarda lo sviluppo del carburante. Nell’intervista che Nikolas Tombazis che aveva rilasciato al GP d’Italia, il responsabile monoposto per la FIA, aveva assicurato la volontà di lasciare libera la ricerca nella benzina a zero emissioni che poteva essere l’e-fuel o il bio fuel.
Ora ci sarebbe la spinta di procedere alla scelta di un mono-fornitore per evitare che il campionato di F1 possa diventare una battaglia di petrolieri. Sembra che non siano state prese delle decisioni definitive, anche perché puntare sulla mono benzina porterebbe ad escludere marchi che investono molto sulla F1. L’argomento, quindi, è spinoso e va visto non solo da un punto di vista puramente tecnico, ma anche politico e finanziario.