La F1 deve restare agganciata alla meritocrazia, senza penalizzare chi sta vincendo, ma avvicinando chi è rimasto indietro. Come effettuare ciò è il vero problema cui trovare una soluzione per far si che lo spettacolo rimanga ad alto livello e non vi sia una superiorità incontrastata come è quella, oggi, della Red Bull e di Verstappen.
Una superiorità che si sta ritorcendo, con un effetto boomerang, per quanto riguarda l’aspetto relativo alla ripresa delle immagini da mandare in onda. A fronte del suo dominio può capitare che il transito sotto la bandiera a scacchi, ovvero la vittoria, venga persa dalla diretta e deva essere riproposta in replay.
Il problema del bilanciamento che più o meno esiste per il piloti e costruttori della seconda fila, la prima è la Red Bull, fa si che il dibattito si faccia sempre più acceso e la stessa F1 Commission si trova in una situazione di forte imbarazzo che la porta a decidere di non decidere.
A sollevare il caso del divario esistente è stata l’Alpine che viene accreditata dalle misurazioni effettuate di una carenza di una trentina di cavalli la differenza di potenza per cui la casa francese ha chiesto alla Federazione Internazionale di trovare una soluzione per effettuare un riequilibrio, nella potenza eroga a fronte di quello che è l’attuale livello di omologazione e non sviluppabile.
Per arrivare ad una soluzione si prevedono due strade: limitare le prestazioni degli attuali avversai o procedere verso un riallineamento delle potenze per avvicinare quelle di Alpine a quelle di Honda, Mercedes e Ferrari.
Con un motore congelato per regolamento, non si vogliono tarpare le ali a chi deve riavvicinarsi, ma tutto ciò deve avvenire in modo meritocratico. È per questo che è stata inserita una regola nelle norme 2026 secondo cui se una PU avrà uno scarto di potenza superiore al 3% dall’unità più performante, i Costruttori dovranno concedere delle facilitazioni a chi insegue dopo che ovviamente, sia stata compresa la causa che porta alla mancanza di prestazioni.
Visto che esistono delle norme che limitano l’uso delle strumentazioni esistenti nei singoli Reparti corse in funzione delle prestazioni conseguite, si potrebbero concedere più ore di lavoro nell’utilizzo del banco prova o dei jolly di sviluppo: questo deve essere il tema di discussione e non altro.
L’adozione del BoP che esiste nelle altre categorie di vertice dell’automobilismo sportivo sarebbe una vera catastrofe per la F1, che ha un proprio DNA che non deve perdere in quanto produrrebbe un corto circuito a fronte di quanto sinora decantato.