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Verstappen con il fiato sul collo delle Ferrari

Graziate dalla pioggia le qualifiche del G.P. d’Austria hanno avuto un’altra incognita che per certi aspetti ha tarpato le prove a molti piloti, tanto che la classifica dei primi 10 è veramente innovativa.

Max Verstappen ha conquistato la Pole nel G.P. della casa madre ma ha dovuto combattere contro i ripetuti tempi sul giro che gli sono stati sottratti in quanto ha avuto molte difficoltà a trattenere la sua RB19 entro i limiti della pista e questo potrebbe, per lui, essere il vero problema sia nella sprint race ed anche per la gara.

Nemiche del campione del mondo sono le dimensioni ed il peso delle monoposto di oggi per cui superare i limiti consentiti sembra essergli più facile che no.

Una cosa è certa il risultato è da imputarsi più al pilota che alla monoposto in quanto il suo compagno Éerez continua a vivere il suo momento nero ed è quanto mai lontano.

Chi invece spera nella vittoria o comunque a garantirsi sulle due altre posizioni sul podio sono gli uomini della Ferrari che sono diventati le ombre di Verstappen con Leclerc che ha dato la propria zampata proprio all’ultimo, quando Sainz già assaporava che i quasi suoi 2/10 di ritardo fossero sufficienti per la prima fila.

Come si nota questa è la prima “rivoluzione” di giornata ma non è stata l’unica in quanto, sempre in seconda fila, troviamo Norris con la Mc Laren che precede abbondantemente Hamilton che ha un ritardo di oltre 4/10, sono sensibili su questo tracciato, ed ha preceduto Stroll che, con Alonso a pochi millesimi, conferma come evoluzione della Aston Martin è decisamente positiva.

Quando i ritardi superano i 6/10 si trova Hulkenberg con la Haas, seguito a sua volta dall’Alpine di Gasly e dalla Williams di Albon che comincia a risentire positivamente della rivoluzione nella direzione del vertice della squadra.

Domattina le qualifiche per la gara corta di soli 100 km. e secondo il luogo comune tra i piloti vi è il problema della pioggia incombente più sulla gara rispetto alla prove che comunque dovranno entrambe vivere con delle temperature ancora più basse.