E’ voce ricorrente che gli ispettori finanziari della Fia si siano presentati ai cancelli di almeno 4 squadre per effettuare controlli approfonditi su quelle che sono le attività relative alla stagione appena trascorsa in funzione del rispetto delle normative relative al budget cap.
L’interesse sembra che abbia come fulcro quelle attività di engineering che ormai sembrano essere molto diffuse e che riguardano aspetti collaterali in cui si applicano le conoscenze espresse nelle competizioni e create per evitare che ogni squadra sia obbligata a ridurre l’organico dei progettisti senior.
La Fia nutre delle perplessità per quanto riguarda l’indipendenza assoluta di queste nuove branchie di lavoro che peraltro si svolgono spesso nello stesso ambito strutturale, per non dire che gli interessati non hanno neanche cambiato la loro precedente scrivania in cui hanno o svolgono ancora attività per la F.1.
Per loro sarebbe solo stata modificata la destinazione del capitolo di spesa che non rientrerebbe nei limiti imposti dalla FIA.
E’ per questo che la Fia ci vuole vederci molto chiaro perché, evidentemente, gli è giunta voce di un osmosi tecnica tra le attività connesse con direzione verso la sezione competizione.
Questa osmosi, se esistente, deve rientrare nei capitoli di spesa che a loro volta rientrano nei limiti previsti per il Budget Cap.