La scelta di utilizzare il secondo ed ultimo dei filming day autorizzati in un anno alle squadre di F.1 martedì mattina ha diverse e profonde considerazioni.
La prima è legata a una pressante e molto consistente evoluzione tecnica e di regolazioni che i tecnici della Ferrari, coadiuvati dalle sensazioni portate dai nuovi inserimenti tecnici gli ultimi mesi hanno anticipato, approntando buona parte dell’ultimo pacchetto di sviluppi tecnici già ipotizzati per il prosieguo della stagione e facenti parte del programma nel progetto 675, l’alias della SF-23,
Una puntata secca sui numeri 16 e 55 nel mondiale piloti, una sorta di replica dell’editto di Teano, “qui si fa la F.1 o …” si passa la mano.
Il tanto, che è stato realizzato ed applicato, e che sembra avere dato dei risultati più che incoraggianti alla Galleria del Vento, al CFD ed all’inedito nuovo simulatore, ha spinto la Ges Ferrari a scendere in pista a Fiorano per dare nei 50 km. a testa, ammesso e non concesso che i 100 km. disponibili vengano concentrati su un solo pilota, una prima sensazione pratica e tangibile di quanto possano dare effettivamente le nuove modifiche.
Una scelta, per certi aspetti obbligata, anche da quello che è il programma del fine settimana che sul circuito austriaco, che prevede la nuova programmazione di quello che è il programma di lavoro con una sola sessione di prove di sviluppo, 60 minuti, vede poi due turni di qualifica per definire lo schieramento di partenza della gara sprint e quello del G.P. che si sviluppa sulla distanza tradizionale di oltre 300 km.
I 100 km. disponibili e programmati per Fiorano sono analoghi a quelli che si percorrono nello sviluppo della gara sprint e per questo i 100 km. sviluppati da un solo pilota sarebbe più che giustificabili, anche se le gomme disponibili sono quelle denominate “demo” e quindi senza nessun effettivo riferimento con quelle disponibili per il prossimo fine settimana, fatto salvo che sono rotonde e nere.
Rotonde e nere che possono dare delle indicazioni consistenti a fronte della teoria della simulazione, per scoprirne le interazioni effettive.