Il punteggio massimo ideale raggiungibile in una stagione, nel campionato del mondo piloti di F.1, è di 620 punti che sono composti da 572 per vittoria e giro veloce cui si aggiungono altri 48 punti delle 6 vittorie nelle sprint race.
Un pilota diventerebbe campione acquisendo qualcosa in più dei 320 punti a fronte della metà di quelli massimi disponibili.
Sinora Max Verstappen ha uno score di 24,2 punti conquistati nei fine settimana che si sono disputati sinora per un totale di 170.
Se continua su questo passo, ipotetico, come pure ipotetico è supporre chi potrà superarlo se non gli succedono degli inconvenienti sulla RB19, gli mancano, abbondando, da conquistare ancora quasi 180-200 punti iridati per confermarsi iridato.
Poco più di 8 fine settimana per quante sono tutte quelle ancora da disputare, comprese le gare del sabato.
In molti “protestano” per questa opportunità, in particolare gli organizzatori delle gare successive che, a risultato acquisito, potrebbero veder diminuire i loro incassi relativi alla presenza del pubblico.
Una protesta che deve essere indirizzata verso coloro che non sono riusciti ad interpretare i limiti del regolamento tecnico per poter giungere quanto più vicini possibile ad rendimento massimo possibile della monoposto.
Analoga “protesta”, ma indirizzata a chi coordina le riprese televisive, la stanno “inoltrando” gli sponsor presenti sulla Red Bull n°1 che lamentano una minore percentuale di immagini divulgate non appena Verstappen si invola lasciando gli altri a battagliare per le posizioni di rincalzo a fronte di quella sul gradino più alto del podio.