Gli organizzatori del Valley Motor Fest hanno stimato in poco più di 50.000 le presenze in 4 giorni di quest’anno a fronte delle 70.000 annunciate per la passata dizione.
E’ stata la pioggia la responsabile di questa “recessione” ? In parte sì in parte no perché ieri la pioggia non è stata battente e continua. Bisogna pertanto valutare quanto la manifestazione sia capace di attirare l’attenzione degli appassionati dei motori e soprattutto dei più importanti player italiani e internazionali del settore automotive.
Le esposizioni, mostre, parate ed animazione, anche se tutto è stato realizzato grazie al grande lavoro di squadra le istituzioni, i brand a due e quattro ruote, i club di collezionisti e appassionati e le associazioni del territorio forse devono essere rinnovate visto l’interesse destato proprio dalle nuove sezioni.
Sarebbe opportuno espandere la visibilità di alcuni dei convegni che hanno cercato di dare un infarinatura sul futuro che sembra essere caleidoscopio, aprendoli al pubblico e non solo agli addetti ai lavori
Nonostante la tecnologia di riguardo di cui si fa mostra, l’aspetto del sonoro ha destato qualche carenza visto che gli utilizzatori del vecchio microfono a “gelato” lo agitavano alternando i livello di ricezione.
La vera fila la sim vista solo per accedere al Cortile d’onore di Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare di Modena, dove era ospitato il Best of Motor Valley, un viaggio nella bellezza e nel design della Motor Valley tra supercar, moto e vetture d’epoca, dei brand e degli autodromi della Terra dei Motori.