Maranello: Sembra ch a Maranello considerino il bicchiere mezzo pieno a seguito dei controlli effettuati sul motore di Sebastian Vettel che ha subito un picco di temperature elevate a seguito dello speronamento subito da Kimi Raikkonen che gli ha sventrato tutta la fiancata di sinistra con annessi e connessi. Sul momento, il pilota tedesco, andato in testa davanti ad Hamilton, deve aver pensato di poter imitare Gilles Villeneuve: G.P. d’Olanda A Zandovoort quando per una toccata alla prima curva a destra dopo la partenza si è vista sradicata la sospensioni posteriore sinistra ed ha fatto tutto un giro sperando che il danno fosse meno grave e si potesse riparare ai box. Vettel non è però Villeneuve che proprio per questi “eccessi” ha marchiato in modo indelebile il cuore di Enzo Ferrari allora e degli appassionati più “maturi” di F1. La fortuna ha voluto che il suo ingegnere gli urlasse nell’auricolare di spegnere immediatamente il motore e che i liquidi sparsi sulla ruota posteriore lo portasse al testa coda con ritiro definitivo. In tutto questo patatrac e per la sua prontezza di reazione, il motore ha patito ma non troppo.
I controlli effettuati sul poco olio ancora recuperabile, che non hanno evidenziato presenze di preoccupanti residui metallici al di fuori della norma, i controlli con video camere nelle parti interne e quelli al banco prova per coppia e potenza hanno evidenziato che questo motore “classe 03”, quindi libero di consumare il massimo di litri , per 100 km, per erogare maggiore potenza al momento giusto, non solo è integro da non ha sulle spalle i 300 e passa chilometri di gara e quindi può essere molto utile nella gestione futuro di rotazione in quanto le 6 gare rimanenti sarebbero un limite a rischio affidabilità e prestazioni per un solo motore, serie4, che ha limiti nel consumo di olio per incremento potenza. Un motore invece che dovrà essere spremuto al massimo per consentire a Vettel di vincere 4 gare e nelle altre due stare davanti ad Hamilton.