Sergio Perez ha vinto il G.P. a Baku sfruttando una sfortunata programmazione del cambio gomme per il campione del mondo, che era in testa, e subito dopo ha visto entrare in pista la Safety Car che ha così favorito tutti suoi avversari, in particolare il compagno di squadra nell’effettuare questo intervento.
Leclerc partito in testa, dalla pole, ha subito dovuto sottomettersi alla superiore delle Red Bull che dopo i primi giri hanno fatto gara a se con Verstappen che ha tentato il tutto e per tutto per riprendersi la prima posizione persa a causa del Pit Stop.
Questo inseguimento al compagno di squadra lo ha potato però a chiedere troppo alle sue gomme che peraltro avevano dei chilometri in più sulle spalle per cui alla fine ha visto il ritardo crescere progressivamente sino a vedersi surclassato da Russell che ha montate le gomme soft per ottenere il giro veloce.
Una volta stabilito che solo il terzo posto era il risultato concreto Leclerc ha badato ad ottenere questi punti, senza voli pindarici che potessero portarlo contro le insidiose barriere.
La SF-23 ha cominciato a sfoderare le proprie peculiarità che sarebbero, per le dichiarazioni ufficiali, solo da imputarsi ad una comprensione effettiva dell’arcano, incompreso in precedenza e che dovrebbe diventare più concreto non appena i tecnici decideranno di portare in pista tutte le evoluzioni che sono state deliberate a tutti i livello di simulazione.
Alonso, sfruttando una manovra troppo ravvicinata tra Sainz e Leclerc con frenata del madrileno, ha superato lo spagnolo che poi non è riuscito a recuperare ed ha dovuto difendersi da Hamilton che ha cercato di tampinarlo ma poi ha badato a finire la gara, masticando amaro per il tempo migliore, punto compreso, ottenuto dal suo compagno Russell.