Scricchiolii, pettegolezzi, sussurri e grida…. nella Ferrari di F.1, ex GES, vi è un gran movimento, la classica pentola di fagioli che ribolle e rumoreggia.
A destare da una parte interesse e dall’altra preoccupazione vi sono le situazioni tecniche, sportive ed umane in una stagione che è iniziata male e sembrava destinata al peggio, in attesa che da via Enzo Ferrari riescano a portare in pista delle soluzioni innovative e competitive.
Sul piano umano, invece, vi è il rapporto tra Sainz che ha un bel vantaggio in punti a fronte di Leclerc e nello stesso tempo non si è sentito difeso con quella intensità che sperava per recuperare ulteriori punti con l’annullamento della penalizzazione dei 5″ comminati dai commissari di gara nel fine caotico quanto basta.
Per questo il discorso è ancora più complesso ed appare sempre più evidente che la Ferrari ha perso il suo “potere” all’interno della F.1 e lo stesso mondo della F.1 è ben deciso a non dover “soccombere” a certe imposizioni anche in funzione del risultati i pista.
Sono lontani i tempi in cui da Maranello il Drake tuonava: “Mauro porta a casa tutte le macchine. domani non si corre” e ciò rappresentava un certo sconquasso nella F,1 per le reticenze del pubblico che aveva nella Ferrari un proprio affidamento di passione.
Una cosa è certa i regolamenti devono essere riscritti in modo lineare ed ovvio che una Ferrari debole, 4 squadra per validità tecnica, fa si che le cose siano “stagnanti”.
Altra cosa che assolutamente non sta piacendo alla F.1 è la posizione di Felipe Massa che sta cercando di far rivedere il risultato del campionato del mondo del 2008 perso anche in funzione di situazioni orchestrate in pista.
Il mentore di Red Bull Marko ci ha poi messo un carico da 90 facendo circolare la voce di una clausola contrattuale per cui il monegasco potrebbe rescindere il proprio contratto già prima del prossimo anno in funzione del suo status in classifica iridata piloti entro una data ben precisa.
Parallelamente si intensificano i vocii relativi all’acquisizione di nuovi tecnici di rilievo che però ormai, almeno ufficialmente, non potranno che essere operativi a partire dal prossimo anno.
In uscita vi sarebbero, invece altri uomini di vertice che erano molto legati a Mattia Binotto e che evidentemente non rientrano nelle grazie di Benedetto Vigna, l’A.D. che sta imponendo la propria presenza all’interno della gestione sportiva di F.1 in modo quasi perentorio.