Marina Bay: In uno dei commenti sulla giornata di sabato ed il proiezione della gara di oggi scrivevo
“……Verstappen e di Ricciardo, che hanno grosse velleità di vittoria e pertanto Vettel non deve cadere nella trappola di un contatto al pronti via con i due che partiranno a testa bassa, che gli crei danni alla monoposto, senza involarsi, solitario in testa.”
E’ successo proprio tutto questo, anche se la stilettata nel fianco gli è giunta da Raikkonen, in una situazione concitata che ha visto nella prima volta della storia della F1 e dei 70 anni della Ferrari, che due monoposto del Cavallino Rampante, partendo in testa, si eliminassero a vicenda. Cosa fortuita? Se ne discuterà sino alla fine del campionato e per tutto l’inverno in particolare se Vettel ed i tecnici della Ferrari non faranno sì che la SF70H sia in grado di consentire al pilota tedesco di recuperare 29 punti in 6 gare ad Hamilton mostrando una netta superiorità sulla Mercedes che si è trovato servita su un piatto d’argento un risultato insperato. Sogno di una notte d’autunno? Ora tutto è più complicato e per definire nei minimi particolari cosa è successo si dovranno analizzare, in slow motion, tutti i filmati possibili ed immaginabili. Con visuale a 360°
L’ottima partenza di Raikkonen, facilitata dallo spostamento a destra del pilota della Red Bull nei primi metri di stacco della frizione, ha fatto si che sia stato il brusco primo contatto tra il finlandese e Verstappen ad innescare il successivo speronamento concsui la SF70h ha colpito la gemella “Gina” che ne è risultata danneggiata in modo irrimediabile con la successiva uscita di scena. Viene spontanea una domanda, finora non abbiamo avuto risposta dalle immagini.
” Perché Vettel e Raikkonen sono partiti con la prima marcia a fronte di un sasfalto insidioso e non quella seconda utilizzata da Hamilton che così ha ridotto il pattinamento delle ruote ed è subito balzato in testa alla gara, evitando il “casino” e girando al largo ?”
Con il senno di poi… L’unica cosa da sfruttare era la massima prudenza mentre invece è stato il giusto contrario.