Sergio Perez, nato nella FDA di Maranello, ha registrato la pole mettendo alle sue spalle Charles Leclerc, nato nella stessa scuola piloti, per 155 millesimi. Il monegasco, che ha dimostrato come la Ferrari sia apparsa tecnicamente valida in un fine settimana che sembrava vederla ansimante, partirà solo dalla 12a posizione, appena davanti a Verstappen che ha visto la sua monoposto cedere e si è dovuto accontentare del 15° tempo.
Questa mancanza di affidabilità ha veramente creato dei risultati, per lo schieramento di partenza, “rivoluzionari”. Un vantaggio per la Ferrari, e Leclerc in particolare che visto il ritmo di qualifica potrebbe essere l’autore di un recupero in partenza degno di nota.
Sarà la parte più avvincente della gara il vedere quale dei due piloti, Leclerc e Verstappen, sarà in grado di effettuare il recupero migliore per ottenere il punteggio maggiore di giornata.
Chi ha confermato il gran passo avanti è stato Fernando Alonso che ha sfruttato al massimo la sua Aston Martin, sia pure a quasi 1/2 secondo dalla pole, appena davanti a Russell che con la Mercedes che ha regolato di quasi 1/10 Carlos Sainz che non ha trovato il giusto ritmo per un tempo migliore, più vicino a quello di Leclerc.
A tampinare Sainz per pochi millesimi c’è Stroll che ha così confermato come l’Aston Martin stia diventando la seconda monoposto in stagione, in confronto con la Mercedes che ha visto in Russell la punta di diamante mentre Hamilton è apparso “appannato” ad 1″ dalla pole.
La vera sorpresa di giornata si chiama Piastri che ha ceduto la posizione ad Hamilton per pochi millesimi con una Mc Laren che non aveva entusiasmato in precedenza.
Tutto quello che dopo la fine della prima gara sembrava dato per “scontato” è stato rivoluzionato in questa seconda qualifica dell’anno su un tracciato in cui la velocità è padrona e la carenza di affidabilità è sempre in agguato, in particolare se si esagera con cordoli o si cerca di sfiorare troppo i muretti.