- Per il Gran Premio del Bahrain la mescola C1 è la hard, C2 la medium e C3 la soft. I team avranno a disposizione 2 set di hard, 3 di medium e 8 di soft per ciascuna vettura, oltre alle abituali allocazioni di Intermedie e Full Wet.
- L’asfalto del Bahrain International Circuit è uno dei più abrasivi presenti nelle 23 gare della stagione e il layout della pista, composto con curve affrontate a velocità bassa e media, sottopone gli pneumatici prevalentemente a carichi di trazione e frenata. Il tracciato richiede inoltre una buona stabilità sull’asse posteriore.
- Un fattore da tenere in considerazione è l’escursione termica. La temperatura dell’asfalto può raggiungere i 45 gradi di giorno mentre cala di almeno 15 gradi con l’avvicinarsi della sera. FP2, qualifiche e gara, disputate alle 18, avranno quindi condizioni differenti dalle restanti prove libere, programmate per il primo pomeriggio.
- Il Gran Premio del Bahrain si corre su un tracciato nel deserto del Sakhir. Il vento può portare anche la sabbia in pista, influenzando così il livello differente di grip tra le sessioni del fine settimana. Le gare di supporto potranno così influenzare il differente concetto di grip dell’asfalto.
- Nella prima gara dell’anno, il degrado degli pneumatici sarà un fattore chiave per la definizione delle strategie. L’ anno scorso, ad eccezione di un solo pilota, tutte le vetture si sono fermate tre volte, invece delle due ipotizzate, per l’ingresso di una safety car. Il vincitore Charles Leclerc (Ferrari) aveva corso i primi due stint utilizzando le Red soft, sostituendola in quello finale con la medium. Il regime di safety car ha consentito al monegasco di montare nuovamente la soft e arrivare alla bandiera a scacchi prima del compagno Carlos Sainz.
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