Enzo Ferrari, Luca Montezemolo e Sergio Marchionne il titolo te lo davano sicuro sicuro, tante volte simile ad un botto pirotecnico. Oggi l’incontro Vasseur è stato la fiera dell’ovvio. di tutto è rimasto l’acquolina in bocca, il desiderio.
Il desiderio di poter vedere il simulatore di cui si dice sfracelli positivi visto che era a pochi passi dalla sala mi cui si è svolto l’incontro, ma è ancora un top secret riservato ai piloti che lo possono utilizzare.
Poi…. la volontà di poter parlare italiano che inizia a studiare in modo da poter parlare con i meccanici e con la stampa già a metà anno, per i primi per capire quanto prima i commenti che esprimono nei suoi confronti, per i secondo leggere i commenti scritti.
Per il resto una ovvia continuità con il passato visto che ammette di non avere la bacchetta magica e che i tempi sono quanto mai ristretti. Il suo principale polo d’intervento saranno le modalità necessarie per applicare le strategie più che gli uomini che le devono decidere.
I piloti che partiranno alla pari e dovranno conquistarsi in pista le fasce e le prerogative di capitano, prima guida, per inseguire il mondiale piloti avendo come obiettivi entrambi i titoli a partire da quello costruttori che sembra essere più che chiaro sia il principale e quindi cheti ottiene con i punti di entrambi. Il credo della Ferrari all’inizio di ogni stagione
Anche per quanto riguarda il futuro tecnico e programmatico del lavoro, vuole da prima immedesimarsi nelle operatività e capirne i segreti, poi se necessario si deciderà.
Anche il pranzo al ristornate Cavallino è stato minimalista. antipasto, tortellini e dolce senza secondo