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Shwartzman se son rose fioriranno

Robert Shwartzman, uno degli “alunni” della FDA Ferrari, ha dimostrato di avere acquisito una certa famigliarità nello sfruttare il potenziale espresso dalla F1-75 nel corso dell’ultima sessione di prove in pista per sviluppare le gomme a battistrada slick da utilizzare il prossimo anno.

Parla di sensazioni che lasciano intuire come questa sua esperienza, iniziata nella prima sessione di prove dell’ultima gara, gli abbia consentito di sviluppare delle sensazioni positive su quelle che sono le motivazioni ed aspirazioni per il prossimo futuro, anche se ormai tutte le caselle hanno un nome ed un cognome.

Alla fine dei test, il pilota con licenza israeliana ma di origine russa, è riuscito a fermare il crono ad un soffio delle migliori prestazioni espresse da Leclerc che a sua volta ha dovuto cedere questa leadership al compagno di squadra Sainz.

Termini di paragone assoluti sono impossibili in quanto bisogna definire quale è stato l’atteggiamento nella ricerca delle prestazioni con materiale inedito e tutto da scoprire, sia nella prestazione sul giro da qualifica, sia sul ritmo possibile sulla lunga distanza.

Sembra che gli pneumatici della nuova generazione abbiano, per ora, un range d’utilizzo utile, per le temperature, che sia più ristretto a fronte di quello che si è potuto riscontrare nella stagione appena conclusa.

Se questo range fosse confermato anche per il futuro ed in particolare dopo le prove all’inizio del prossimo anno con il debutto delle monoposto riviste e corrette, per i piloti ed i tecnici ci sarà il loro bel da fare per la messa a punto delle monoposto per la gara, in particolare.