Dopo le polemiche che hanno accompagnato il G.P. a Singapore ed in attesa delle comunicazioni ufficiali della Fia sul Budget Cap attese per domani, oggi il G.P. del Giappone ha confermato l’ordinaria follia della F.1 che ha visto la gara del sol levante poter accordare solo metà del punteggio di una gara in quanto la stessa ha avuto una lunghezza dimezzata.
Il dominio di Verstappen è stato incontrastato e lo sta ad indicare il distacco che ha inflitto al suo compagno di squadra Perez ed ancor di più quello inflitto a Leclerc che in qualifica, come solito ormai, aveva mostrato la chimerica opportunità di essere il vero contender peri campione del mondo.
Leclerc poteva essere secondo ma nella foga di tagliare una variante si è visto penalizzato di 5″ e questo ha scatenato ulteriori polemiche.
Le condizioni del meteo sono state le protagoniste di questo fine settimana e con la sospensione della gara, per motivi di sicurezza con la bandiera rossa ,nelle due ore massime previste si sono percorsi solo 28 giri che hanno confermato la superiorità netta delle Red Bull sulle Ferrari, anche in funzione dell’uscita di pista di Sainz durante il primo giro che non ha portato a termine con danni che gli hanno impedito di riprendere la gara.
Sainz scala sempre di più in basso nella classifica piloti ed ora occupa la 5a posizione nella classifica iridata piloti che vedono Verstappen già riconfermato iridato.
Per Leclerc la situazione si sta facendo veramente molto pesante in quanto solo per 1/2 punto è ancora al secondo posto assoluto davanti a Perez mentre Russell, oggi solo 8°, ha un vantaggio di 30 punti a fronte di Hamilton che oggi si è qualificato al 5° posto dopo una lungo testa a testa con Ocon che lo ha contrastato a testa alta ad ogni attacco delll’inglese.
Altro testa a testa interessante è quello che ha visto protagonisti Vettel e Alonso che ha visto il primo sopravanzare per soli pochi millesimi sotto la bandiera a scacchi.
Polemica per Gasly che si è trovato sul muso della sua monoposto un pezzo del cartellone divelto da Sainz nell’uscita di pista e successivo rientro, scansato dagli altri piloti. Gasly è stati “incriminato” di non aver rallentato abbastanza all’esposizione della bandier a rossa per sospendere la gara.