L’analisi delle 4.287 espressioni di voto ha offerto lo spunto per fare un identikit degli automobilisti italiani anche su base anagrafica. La preferita è l’ibrida basica e il car sharing affonda: ecco come è andata!
Il sondaggio “Il Motore del Futuro” organizzato da UIGA, l’Unione Italiana dei Giornalisti Automotive, si è chiuso il 31 agosto. L’UIGA ha invitato il pubblico al voto elettronico mediante l’esposizione dei modelli d’auto rappresentativi delle diverse tipologie di alimentazione oggetto di voto: ibrido benzina/Diesel, ibrido ricaricabile, metano/Gpl, elettrico e idrogeno.
Le espressioni di voto totali sono state 4.287, la scala di attribuzione del punteggio da parte dei votanti è stata:
1° posto > 6 punti 2° posto > 5 punti 3° posto > 4 punti 4° posto > 3 punti 5° posto > 2 punti 6° posto > 1 punto
Il risultato del sondaggio ha premiato l’alimentazione ibrida benzina/Diesel. I motori più semplici sono ancora i più considerati. Probabilmente le nuove tecnologie, nonostante gli incentivi, sono troppo costose per gli automobilisti. Sul podio anche le auto ibride ricaricabili e le elettriche. Poi le tradizionali benzina/Diesel, le vetture a idrogeno e quelle metano/Gpl
Nel dettaglio del voto si possono apprezzare per ciascuna tipologia di motore le posizioni nelle graduatorie stabilite da ciascun votante in base al codice colore: blu 6 punti, arancio 5 punti e così via in una scala a decrescere.
La pagina 5 indica quante volte ciascuna tipologia del “Motore del Futuro” è stata inserita da ciascun votante al primo posto.
Gli istogrammi delle pagine 6, 7 e 8 rappresentano le risposte degli automobilisti classificate per fasce di età. I votanti fino a 30 anni, pagina 6, puntano decisamente sull’auto elettrica che si piazza al primo posto seguita dall’ibrida benzina/Diesel, con al terzo posto l’ibrida ricaricabile. I modelli tradizionali benzina/Diesel sono quarti; quinta l’auto a idrogeno e fanalino di coda metano/GPL.
Da 30 a 50 anni, pagina 7, la preferenza è per l’alimentazione ibrida benzina/Diesel, il gruppo propulsore più semplificato e meno costoso tra gli elettrificati. Al secondo posto le vetture più tradizionali, benzina/Diesel, che fino al 2035 saranno sul mercato. Al terzo posto si piazza l’elettrica, che, oltre a richiedere investimenti ingenti per comprarla, ha bisogno del supporto delle colonnine di ricarica. A seguire, ibrida ricaricabile, idrogeno, metano/Gpl.
Sorpresona nella fascia oltre 50 anni, pagina 8. Gli ultracinquantenni guardano al futuro: al primo posto si piazza l’ibrido base benzina/Diesel, ma subito dopo arriva l’idrogeno. Il messaggio è chiaro: se si deve aiutare a guarire il pianeta meglio puntare sull’idrogeno, la formula più pulita in assoluto a patto che si trovino modi per produrre la materia prima non energivori. Sul podio, al terzo posto, l’ibrida ricaricabile. In quarta posizione l’elettrica, in quinta la nota auto benzina/Diesel e sesta la categoria metano/Gpl.
Il report del sondaggio prosegue a pagina 9 con il risultato aggregato dei votanti alle domande: “la mia auto attuale quanti anni ha?” e “Come sto valutando di acquistare la mia prossima auto?”.
Sull’età dell’auto posseduta il 39,55% ha risposto da 0 a 3 anni, il 18,66 tre 3 e 5 anni, il 37,31 oltre 5 anni. Sul sistema di acquisto della prossima automobile, la proprietà assoluta stravince con il 63,57%, il Noleggio a lungo termine diventa interessante per 32,66 mentre il Car Sharing raccogli un misero 0,78. Probabilmente non viene ancora valutato dagli automobilisti come un utilizzo che può sostituire totalmente un’auto del parco di famiglia.