Dopo ogni mancato risultato e prima della gara seguente in Ferrari ogni fa il proprio proclama puntando al prossimo risultato.E’ quello che sta succedendo per la gara di Monza che è in programma nel fine settimana.
La cosa migliore sarebbe quella di esporsi il meno possibile ma prestarsi ai fatti concreti sia per quanto riguarda le prestazioni tecniche sia quelle umane.
Se in prova si ottengono prestazioni di tutto rilievo, quando si arriva alla gara il tutto svanisce come neve al sole, non solo nei confronti del campione del mondo e replicante Max Verstappen ma anche nei confronti dell’accoppiata Mercedes che si sta facendo insidiosa in entrambi i campionati.
Errori tattici, errori umani, che sono innescati anche da scelte frettolose e del momento e da legare alle incertezze nelle gestioni strategiche che sono spesso legate ad inseguire quello che fanno gli avversari e non seguendo delle vere e proprie strategie che si conoscono che si sono pianificate.
Strategie che evidentemente non sono abbastanza flessibili a fronte di quello che succede poi in gara. Gli ultimi risultati della Ferrari sembra che, fortunatamente per gli organizzatori lombardi, non abbiano inciso più di tanto a fronte della vendita dei biglietti più importanti che sono già stati accaparrati.
Rimarrebbero quelli liberi del prato che sarebbero ancora appetibili se la Ferrari avesse ottenuto dei risultati differenti e meno farraginosi tra illusioni e realtà.
Ormai comunque il risultato in ogni singola gara è svincolato a quello finale per il titolo iridato piloti in cui Verstappen potrebbe vivere di rendita gestendo il prossimo futuro del calendario senza prendere rischi alla ricerca della vittoria finale.
atteggiamento che sinora ha smentito con delle gare e dei risultati che sarebbero da imitare in particolare per la gestione complessiva del mezzo e delle strategie che si sono dimostrate in entrambi i casi qualcosa di veramente esaltante e non esilarante.