Teoricamente a fronte del regolamento della F,1 in queste settimane le squadre dovrebbero osservare un certo periodo di ferie per cercare di ricompensare il ritmo degli appuntamenti necessari per mantenere un calendario molto compresso.
In effetti poi solo certi reparti potrebbero osservare queste disposizioni in quanto tra immagini e comunicati stampa, più o meno ufficiali, si nota come vi sia un attività piuttosto intensa a livello politico regolamentare “globale” su cui sta lavorando il neo presidente che vuole imporre la sua nuova linea di pensiero adducendo dei parametri di sicurezza che in questo momento non sembrano soddisfarlo, anche in funzione delle sollecitazioni che riceve.
Oggi la sicurezza di cui si parla è quella che corrisponde alla salute dei piloti che hanno dovuto intraprendere nuovi programmi di recupero psico fisico, in funzione di quelle che sono le sollecitazioni che il comportamento delle monoposto trasmette e che affaticano molto più del previsto.
A Spa, all’atto della ripresa della seconda e decisiva parte del campionato, entreranno in vigore delle nuove disposizioni tecnico regolamentari aventi come obiettivo quello di ridurre ulteriormente gli aspetti negativi dei saltellanti cui sono sottoposte le monoposto a seguito dei carichi aerodinamici che sono imposti dalla parte centrale della monoposto.
Il 16 agosto, però, il neo presidente che è succeduto a Jean Todt e che ha sollecitato il proprio staff tecnico della FIA, è convocata una riunione plenaria in cui si dovrebbe decidere puntualmente quelle che dovranno essere le modifiche del regolamento in funzione delle realizzazione concrete aventi lo scopo di ridurre al minimo questo effetto di cui però ha sofferto in particolare la Mercedes e questo sta indispettendo la Ferrari.
Sembra però che la casa di Maranello, oggi impegnata in ben altri problemi interni, non voglia dare corso ad un proprio diritto di cui gode: il veto a fronte delle modifiche che sono in molti, comunque, a definire inopportune come tempistiche nell’anno per la progettazione definitiva delle monoposto, per il prossimo anno.
Se tutto quando proposto e per certi aspetti “deciso” dalla presidenza FIA andrà in porto, le squadre hanno già messo, sul piatto della bilancia, gli aumenti dei costi necessari per rivedere rapidamente i progetti e quindi andare ad utilizzare oltre i limiti programmatici, alcune fasi nella utilizzazione delle sofisticate ed anche costose apparecchiature di simulazione.
Un incremento dei costi che vanno a contrastare drasticamente con i limiti del budget cap su cui si discute da sempre nell’arco della stagione e su cui vengono richiesti dei controlli più serrati da parte della FIA in quanto la raffica di sviluppi che vengono periodicamente evidenziati dalle squadra, di vertice in particolare, ad ogni appuntamento iridato.