Ecco l’elenco delle 23.500 vetture costruite dopo il 2005 che la Ferrari ha dovuto richiamare, per controlli e sostituzioni, presso la propria rete di concessionarie negli States.
- Ferrari 430 (2005 – 2009)
- Ferrari 612 Scaglietti (2005 – 2011)
- Ferrari California (2009 – 2017)
- Ferrari 612 (2010 – 2011)
- Ferrari FF (2012 – 2016)
- Ferrari F12 Berlinetta (2013 – 2017)
- Ferrari LaFerrari (2013 – 2015)
- Ferrari California T (2015 – 2017)
- Ferrari F60 America (2016)
- Ferrari F12 TDF (2017)
- Ferrari LaFerrari Aperta (2017)
- Ferrari GTC4 Lusso (2017 – 2020)
- Ferrari GTC4 T (2018 – 2020)
- Ferrari Portofino (2018 – 2022)
- Ferrari 812 (2018 – 2022)
- Ferrari 488 Pista (2019 – 2022)
- Ferrari F8 Tributo (2020 – 2022)
- Ferrari F8 Tributo (2020 – 2022)
- Ferrari Roma (2021 – 2022)
Il tutto è a ascriversi ad un controllo che è stato effettuato dall’ente americano National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), e che avrebbe riscontrato come il sistema di sfiato per il tappo del serbatoio del liquido freni potrebbe non lavorare correttamente, causando una possibile anomalia nella pressione all’interno del serbatoio e una conseguente possibile perdita di liquido. Perdita parziale – o nei casi peggiori, totale – della potenza frenante, molto pericolosa per tutte auto e soprattutto per le supersportive.
La Ferrari si è impegnata ad avvisare tutti i proprietari interessati a partire dal prossimo 4 settembre, invitandoli a recarsi in un’officina autorizzata dove un tecnico sostituirà – gratuitamente – il tappo del serbatoio del liquido freni.
Non è poi la prima volta che Ferrari indice un richiamo che coinvolge i “grandi numeri” in proporzione alla produzione, 10.000 vetture vennero già sistemate per lo stesso problema ai freni, ma c’è stato anche un altro richiamo di 2.200 auto, in Cina, che ha interessato la 458 (Italia, Speciale, Speciale Aperta e Spider) e la 488 (GTB e Spider).