Toto Wolf sui media si è lamentato molto del tracciato di Montecarlo, lo ha fatto in particolare adducendo l’inadeguatezza dello stesso alle nuove monoposto di F,1 più pesanti, più ingombranti, con una visibilità anteriore peggiorata in funzione delle dimensioni maggiorate per le nuove gomme, rispetto al tracciato.
Molte parole ma niente di veramente concreto per quanto concerne quelle che lui pensa possano essere le soluzioni da adottare. Lamentele che in passato non si erano mai sentite, da Wolff, quando le sue monoposto erano competitive e vincenti.
Lui si è lamentato dell’impossibilità di Hamilton di poter superare Alonso che era decisamente più lento, cosa smentita andando a verificare i migliori tempi sul giro registrati in gara da entrambi i due piloti nell’analogo momento per numero di giri.
Se fosse vero che Hamilton avesse delle concrete possibilità di superare Alonso e non di stargli solo incollato come un ombra per parecchi giri, con una valutazione del ritmo da F2 da parte del manager austriaco, bisognava che i commissari di gara esponessero ripetutamente la bandiera azzurra sventolandola e che la direzione gara prendesse dei provvedimenti.
Nulla da dire, invece, sul sorpasso che Russell ha dovuto fare sulla destra di Norris che, in uscita dal pit stop, si è spostato subito a sinistra nella salita verso il casino, appena finita linea gialla che obbliga a stare all’interno, proprio per ostacolare il pilota della Mercedes che era più lanciato.
Su questo tracciato ben altre sono le situazioni che devono essere rivalutate. Una per tutte quanto successo subito dopo il brutto incidente di Schumacher.
Invece di perdere tempo con la presenza della Safety Car in pista, come se si dovesse solo ripulire la stessa dai detriti quando era evidente che la barriera di sicurezza non era più posizionata correttamente, si doveva esporre subito la bandiera rossa in modo che i commissari di Monaco, che di certo hanno una specializzazione esemplare, potessero intervenire in maggiore sicurezza.