Ospedale di Sassuolo, ultimo atto di un ricovero per un intervento di una certa importanza, quasi salvavita. Lastra toracica di controllo per dimissioni “urgenti” dopo 5 giorni di allettamento obbligatorio.
Trasferimento in radiologia, accompagnato da una addetta ai trasporti interni con sedia a rotelle che ha un corpo, braccia e collo coperti da tatuaggi molto belli che vanno da un ex voto con un cuore rosso sulla gola e nello stesso tempo uno di una importanza vitale,
Un tatuaggio sul polso sinistro, quello del braccio su cui si interviene in caso di necessità impellente, che oltre alla immagine di origine medica si completa con una una scritta in caratteri cubitali.
E’ la sigla che tutti i medici ed i paramedici conoscono perfettamente: intolleranza ad uno specifico componente molto presente in tanti medicinali, dalla aspirina alla composizione dei sieri contro il veleno iniettato con il morso dei serpenti.
La signora ci spiega che se gli iniettassero il siero antiveleno lei stessa sarebbe condannata a morte quasi certa per intolleranza, in pratica l’effetto del veleno sarebbe amplificato, anziché annullato.
Secondo episodio di un qualcosa che sarebbe necessario rendere obbligatorio con una legge dello Stato. Del primo ne abbiamo già parlato è innocuo ed interessa un addendo da aggiunge in uno specifico numero telefonico, più importante dal punto di vista personale , nell’elenco presente sui telefonini.
Oggi questo secondo episodio di cui non eravamo a conoscenza e che ha un importanza esponenziale rispetto al primo visto che una delle prime domande che rivolgono i medici è: Lei è allergico a qualche medicinale? Quando ci si trova in stato di agitazione la risposta potrebbe essere assente o sbagliata con quelle ch3 possono essere le conseguenze in emergenza.