Maranello: Un alba rossa quella che si sta aprendo al reparto corse della Ferrari in viale Enzo Ferrari al 27. Nome del viale e numero civico mitici, che oggi non sono tali visto che si devono registrare ben 17 punti persi da Vettel in due G.P. sia pure su due tracciati che non erano il massimo della vita a fronte delle caratteristiche tecniche messe in campo dalla Mercedes sulla W08.
Sergio Marchionne non ha usato “perifrasi” dopo la gara di ieri” gli giravano le palle” e l’obiettivo da oggi a Maranello è quello di fermare questo vorticare e sopra tutto trovare delle soluzioni tecniche che siano consone a quelle che si sono trovate sino alla gara di Spa quando Vettel ha pressato sino alla fine Hamilton. Gli sviluppi portati a Monza o la loro utilizzazione hanno mandato su tutte le furie il Presidente che non ha usato mezzi termini e sarà di sicuro a Maranello per avere ben chiari il perché ed il come.
Alla Ges non è che la situazione in queste ore sia il massimo della tranquillità perché Marchionne potrebbe prendere delle decisioni importanti sui ruoli di alcuni uomini come ha fatto a suo tempo con il capo dei motoristi Lorenzo Sassi destituito e destinato al altro incarico in FCA di cui in Ferrari corre voce non vi sia più neanche l’ombra.
L’affronto della Mercedes proprio nella settimana in cui si festeggiano e ricordano i 70 anni dalla uscita dai cancelli storici della fabbrica in via Abetone Inferiore della 125 s il cui esemplare “replica voluta una ventina di anni orsono da Piero Ferrari partendo dai disegni originali ancora esistenti”, ha girato sul tracciato di Monza e viene “accoppiato” con LA FERRARI estrema espressione tecnica della Ferrari Gran Turismo
Dove la W08 è stata superiore? a 360° niente escluso, fatto salvo il “vassallaggio” di Valtteri Bottas che si è ben e sempre guardato di andare a stuzzicare il suo caposquadra dopo i 3 punti che gli ha regalato in Ungheria mandando su tutte le furie Toto Wolff. Tre i temi tecnici su cui la W08 ha dimostrato di essere superiore: aerodinamica, equilibrata tra minore resistenza all’avanzamento e carico necessario nelle varianti, assetto meccanico e quasi 40 cv. in più di potenza sul 4° motore della stagione che è stato portato in pista a Spa.
Una potenza in più che si è palesata in modo disarmante per il V6 della Ferrari nel momento in cui Bottas e Raikkonen si sono presentati appaiati all’uscita della curva Parabolica, ad inizio gara. Quando il finlandese della Mercedes ha premuto “flat” l’acceleratore se ne è andato via senza che la SF70H di Raikkonen potesse sfruttare l’effetto scia nel lungo rettifilo di partenza ed arrivo. Appena ha accennato ad uscire dalla scia stessa ha perso subito alcuni metri mai più recuperati, anzi, gli stessi erano aumentati già prima della staccata alla prima variante. 10 a 0 senza tema di smentita, tanto che le velocità massime, per tutta la gara e la tipologia di gomme usate, sono sempre state decisamente a favore delle monoposto anglo-tedesche.
Sia pure nella necessità di essere sotto pressione non bisogna dimenticare la tempistica della settimana visto che tra venerdì, massimo sabato, le monoposto dovranno essere spedite ad oriente per l’appuntamento di Singapore che è tra due domeniche. Su questo tracciato le SF70H si devono riscattare se vogliono avere alcune opportunità di poter rivedere Sebastian Vettel in corsa per il mondiale. A Singapore vi sarà un altro avversario da tenere ben presente le Red Bull, quella di Ricciardo davanti alla Ferrari nei tempi di qualifica e poi retrocessa per penalizzazioni, ha corso il rischio di trasformare la gara di Monza in una Caporetto.