Non è la sola Ferrari ad avere fatto partire per Montmelo due monoposto riviste e corrette. Anzi, fatta forse salva la Red Bell che le novità le ha già iniziate a portate in pista ma che non è escluso si trattasse solo di una percentuale dei progressivi sviluppi studiati, Mercedes ed Aston Martin dovrebbero essere le due scuderie che avrebbero espresso un numero di idee più consistente.
Se nelle esteriorità la RB18 non dovrebbe mostrare stravolgimenti, corre voce che i tecnici abbiano lavorato di fino sulle componenti per procedere ad ogni singolo alleggerimento che si dovrebbe concretizzare in una riduzione di peso di 7kg. Se ai più possono sembrare pochi, meno del 10% del complessivo, lo stesso si concretizza in un incremento dei costi da detrarre dal Budget Cap globale in stagione e quindi limitare ulteriori necessità di modifiche da qui alla fine della stagione.
Tra le novità che dovrebbero essere portate in pista dalla Ferrari vi sarebbero delle pance un pò più “slim” per diminuire l’effetto drag che la F1-75 sembra lamentare a fronte dell’avversaria diretta e quantificabili di 2/10 di secondo a giro e velocità massime inferiori stabilizzate attorno ai 7-10 km/h nei rettifili più lunghi.
Un incremento di velocità che potrebbe anche intervenire per modificare il sistema delle frequenze che caratterizzano la presenza del porpoising e quindi rendere la monoposto più sensibile e costante nelle reazioni a fronte di quello che si è presentato sinora e non è così soddisfacente per i piloti, quando devono approcciare all’ingresso curva.
Chi invece dovrebbe essere intervenuto in modo più massiccio, sulle dimensioni delle pance laterali, dovrebbe essere l’Aston Martin che è anche intervenuta sulla posizione dei radiatori. Il tutto per incrementare l’efficenza nel raffreddamento del motore e nello stesso tempo mostrare meno massa all’impatto dell’aria.
Mercedes…….? E’ il vero interrogativo che rimane in quanto su questo tracciato, ad inizio stagione alla prima uscita in pista delle monoposto di quest’anno, è stata vista una configurazione aerodinamica delle W13 che poi è stata ampiamente modificata con la configurazione attuale.
Per la Stella a tre punte questo dovrebbe essere l’appuntamento decisivo, ovvero quello che deve dare delle risposte, “concrete” dalla pista su quelle che sono le condizioni reali del progetto e far capire se vale la pena continuare o bisogna contare drasticamente pagina e concretizzare un nuovo concetto, visto e considerato che si possono mettere a confronto due differenti tipologie di dati raccolti con configurazioni decisamente differenti.