Alla Ges della Ferrari, al Virtual Garage ed al simulatore si sta ancora lavorando alacremente per sperimentare tutte le soluzioni possibili da confrontare e da comunicare a Miami facendo tesoro della differenza del fuso orario ed anche dell’orario in cui gli organizzatori hanno deciso di far partire la gara.
Tra le varie possibili simulazioni, quelle relative al variare della temperature, delle eventuali e quasi certi ingressi in pista della safety car che ha due lati negativi: annulla tutto quello che i singoli piloti hanno fatto per acquisire un vantaggio ed inoltre vi è la ripartenza in cui, specialmente se sei il capofila del “gruppo”, devi saper gestire i tempi per mantenere i battistrada in temperatura per poter di nuovo “schizzare” avanti di oltre 1″ per evitare l’insidia del DRS.
La situazione su cui la Ferrari deve puntare è lo sviluppare le prestazioni migliori nella parte più guidata del tracciato perché nel veloce arriva a lamentare anche 10 km/h da dover recuperare nei confronti delle Red Bull 18 per cui l’imperativo è proprio quello di non prestare il fianco all’utilizzo del DRS che non consentirebbe a Leclerc e Sainz di potersi difendere.
Tecnicamente sembra che le modifiche all’ala posteriore, con minor resistenza all’avanzamento per recuperare qualche chilometri all’ora di velocità massima, non compensi, in velocità, la perdita di carico nella parte guidata con conseguente difficoltà nella gestione delle gomme che tendono a degradarsi anticipatamente e quindi richiedono delle strategie di gara variabili ed aggiornabili al momento.
Dalle ultime notizie, facendo fede: sulla tarda ora in cui finirà la gara e la nottata della domenica con il lunedì lavorativo, sembra che molto sia lasciato ad un happening senza che vi siano delle limitazioni pre definite.