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Imola “trappola” cordoli per i fondi

Ve la ricordate la Mercedes di Hamilton che vola sul cordolo alla prima variante, staccandosi dal terreno, fuori pista, per poi spanciare di nuovo sull’asfalto ed essere alle spalle di Verstappen.

Cosa può succedere oggi? E’ proprio quello che vogliono ipotizzare sia i piloti sia i loro tecnici per capire come ci si deve comportare sia al momento della guida sia a come i tecnici devono allestire la monoposto, altezza di terra, sempre che questo non faccia perdere troppo carico.

Ecco pertanto che la tradizionale passeggiata lungo il tracciato diventa più importante del solito, per andare a saggiare con il piede come è fatto il cordolo, quanto è alto, come è stato disegnato, a suo tempo.

I tecnici hanno un credo “lontano dai cordoli” ed ecco che qui il pilota ed il suo stile di guida diventano determinanti sempre che, nel fianco a fianco, in fase di attacco e difesa si rispetti un certo agreement.

Lontano dai cordoli era anche il concetto con cui erano catechizzati i piloti quando sulle monoposto, per accentuare al massimo l’effetto suolo, da imputarsi all’effetto, venturi erano presenti le bandelle mobili, “minigonne”, che sono state più croce che delizia in Ferrari.